Trasporti 

Ennesima chiusura per problemi tecnici della della cremagliera Principe – Granarolo, associazioni: «Lenta agonia oppure tentativo di “eutanasia“»?

Le associazioni Famiglie Senza Auto, MobiGE, Wwf, Fridays For Future, Italia Parents For Future, Associazione Utenti del Trasporto Pubblico, Comitato Giardini Malinverni e No Funivia: «Una vettura ferma da anni e continui stop al servizio per guasti. Comune e Amt non sembrano tendere al rilancio e, anzi, non riescono nemmeno a garantire il (pessimo) orario attualmente in vigore»

«Negli ultimi anni le chiusure della cremagliera Principe – Granarolo si sono susseguite con frequenza. Ciò è causato dall’anzianità delle vetture in servizio. Una delle due vetture è ferma da anni – spiegano le associazioni -. Comune di Genova ed AMT non sembrano avere una visione per il rilancio della linea. Anzi: non riescono nemmeno a garantire l’orario (pessimo) attualmente in vigore. L’ultimo bando per l’acquisto della nuova vettura è andato “a vuoto”. Nel bando era prevista una vettura di lunghezza uguale identica a quelle attualmente presenti, quindi senza nessun aumento della capacità di carico. AMT e Comune di Genova non hanno pensato al futuro? Le associazioni “Famiglie senz’auto”, “Mobìge”, “WWF Genova città metropolitana”, al contrario, avevano proposto a suo tempo l’acquisto di vetture più lunghe, più capienti e più veloci, perché è evidente che un rilancio della cremagliera passa attraverso maggiore frequenza delle corse, maggiore capienza e maggiore velocità commerciale, cose ottenibili con convogli di concezione più moderna. Questo porterebbe, tra l’altro, anche ad una maggiore copertura dei costi di esercizio. Piu efficienza = più utenti=più ricavi da tariffa. Al di là della attuale gratuità».

«E tutto ciò non significa affatto “buttare via“ un convoglio storico, ma valorizzarlo per occasioni specifiche; feste, ricorrenze, ecc., esattamente come accade in ambito ferroviario, (anche in Liguria) dove convogli storici vengono organizzati con grande successo di passeggeri. Anche questo è rilancio della linea! – proseguono le associazioni -. Per un servizio di trasporto pubblico ordinario, sia nei feriali che nei festivi, sia per svago che per lavoro, avremmo invece mezzi nuovi, maggiormente capienti e performanti. Le associazioni hanno organizzato alcuni mesi fa una visita di studio a impianti moderni, ben funzionanti, che si trovano a pochi chilometri da Genova: a Zurigo e Lucerna, invitando con loro i Consiglieri Comunali. A poca distanza da qui, cremagliere storiche, non meno antiche della Principe-Granarolo, sono gestite al meglio, assolvendo la funzione di trasporto pubblico e valorizzando il territorio in modo sostenibile, con soddisfazione di residenti e turisti. Perché a Genova invece non succede? L’attuale situazione della cremagliera e la mancanza di iniziativa da parte di Comune ed AMT per una sua gestione efficiente, nonché per un suo potenziamento e prolungamento, lascia sorgere il forte dubbio che l’Amministrazione Comunale abbia l’intenzione di lasciar morire di inedia la cremagliera: speriamo anzi di non trovarci di fronte ad un tentativo di “eutanasia“ di un simbolo della città e del quartiere del Lagaccio, oltre che infrastruttura di trasporto fondamentale per abitanti, gitanti e turisti. Ci attendiamo scelte diverse da parte del Comune e di AMT per la Principe-Granarolo. Che i problemi tecnici – a causa anche di gestione criticabile da parte di AMT e di mancanza di visione lungimirante da parte del Comune di Genova – non siano usati come alibi per la costruzione di una inutile, costosa e impattante funivia, giustamente osteggiata dagli abitanti stessi. Occorre invece valorizzare e usare al meglio un bene della città e una risorsa del quartiere, e finanziarne il prolungamento verso i forti».

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