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Uccide sei persone e ne ferisce altre, tra cui un neonato, al centro commerciale. Quarantenne ucciso da poliziotta a Sydney

Erano le 16 di sabato nella città australiana (le 8 di mattina in Italia) quando l’uomo, armato di coltello, ha incominciato a seminare panico e morte. Secondo la Polizia non si tratterebbe di un attacco terroristico

La Polizia ha evacuato il centro commerciale. Una donna della Polizia Locale è riuscita ad avvicinare l’accoltellatore che stava menando fendenti a destra e a manca, inseguendo le persone nelle aree comuni della galleria commerciale. Tra i feriti, anche un bimbo di 9 mesi, che è stato già sottoposto a intervento chirurgico. La madre è la donna uccisa dall’omicida. Aveva 38 anni.

La donna poliziotto minacciata dall’omicida con il coltello, gli ha sparato. Era entrata nell’edificio da sola e aveva trovato l’uomo al quinto piano e lo aveva rincorso per raggiungerlo. Secondo quanto racconta un testimone al giornale Sidney Mornig Herald, «Mentre lei continuava a camminare velocemente dietro di lui per raggiungerlo, lui si è voltato, l’ha guardata e ha sollevato il coltello». L’ufficiale di Polizia gli ha intimato una volta di posarlo, ma l’assassino non lo ha fatto e si è avvicinato. Quindi la donna ha sparato tre colpi e l’ha ucciso.

I deceduti sono cinque donne e un uomo. Dei sei, cinque sono morti sul posto, uno in ospedale, a causa delle gravi ferite. Si tratta della mamma del bambino ferito.

Tra i morti e i feriti non ci sarebbero nostri connazionali. «Stiamo seguendo la situazione in Australia attraverso la nostra ambasciata a Sydney e la nostra Unità di crisi – ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani -. Non ci sono notizie certe. Al momento non ci risultano italiani coinvolti».

Secondo la Polizia, l’uomo ha agito da solo. Era già noto alle forze dell’ordine, che hanno dichiarato che non ci sono motivi per ritenere che si sia trattato di un attentato terroristico.

L’ispettore di polizia che ha sparato è già l’idolo dei social. Ha chiesto, per ora, di mantenere l’anonimato, anche se il suo volto, nei filmati presenti sui social, ha fatto il giro del mondo. Sempre nei vari video si vede un uomo che scappa con la sua famiglia, una donna e tre bambini, inseguito dall’assassino. L’uomo, a un certo punto, si gira verso l’omicida, consentendo agli altri di scappare. Un altro uomo affronta l’omicida sulle scale mobili brandendo un paletto di quelli che reggono i cordoli. Non si sa come il confronto sia finito perché il filmato si interrompe.

Foto da X

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