Omicidio di Pasquale Scalamandré, la Cassazione annulla la condanna al figlio Alessio e l’assoluzione di Simone

Alessio, oggi venticinquenne, era stato condannato a ventun anni di reclusione. Il nuovo processo della Corte d’Assise d’appello dovrà rivalutare le attenuanti generiche e quella delle provocazioni da parte della vittima, indagata per i maltrattamenti nei confronti della madre dei fratelli Alessio e Simone


Simone, il figlio minore di Pasquale Scalamandrè, ucciso nell’agosto del 2020 nella casa della ex moglie, era stato condannato in primo grado a 14 anni e assolto in appello. La Procura aveva impugnato la sentenza.

A ricorrere contro la condanna ad Alessio, invece, erano stati i suoi legali, Luca Rinaldi e Andrea Guido. Erano stati loro a invocare l’attenuante della provocazione da parte del padre, indagato per i maltrattamenti alla ex moglie e che la sera dell’omicidio era andato a casa della donna, dove vivevano anche i figli, mentre la donna era fuori Genova proprio per sfuggire alle azioni dell’uomo.
L’indicazione della Cassazione di rivalutare le attenuanti potrebbe significare una pena più mite per Alessio.
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