Senza fissa dimora ucciso a bastonate nel suo letto, in una cella del carcere di Marassi


La vittima si chiamava Roberto Molinari, aveva 58 anni ed era detenuto per somma di pene per piccoli reati. Il presunto omicida è il compagno di celle quarantottenne, italiano, detenuto perché sottoposto a misura cautelare dopo aver messo in atto resistenza a pubblico ufficiale


L’aggressore avrebbe colpito la vittima nel suo letto, senza che questa potesse difendersi, con la gamba di un tavolo o con uno sgabello. Probabilmente Molinari stava dormendo e le bastonate sul capo che lo hanno ucciso gli sono arrivate addosso senza nemmeno potesse capire cosa stava succedendo.

A trovare il corpo del detenuto defunto è stata la Polizia penitenziaria. Indaga, invece, la Squadra Mobile della Polizia di Stato. A effettuare i rilievi è stata la Polizia Scientifica insieme al medico legale e dirigente medico del carcere Marco Salvi.
Di quanto è accaduto ci sarebbe vari testimoni, altri detenuti.
Per il segretario generale del sindacato della Polizia Penitenziaria Sappe, Donato Capece «è necessario ripensare completamente la questione penitenziaria».
«Quanto accaduto nel carcere di Marassi – dice Capece – deve necessariamente far riflettere per individuare soluzioni a breve ed evitare che la Polizia penitenziaria sia continuo bersaglio di situazioni di grave stress e grande disagio durante l’espletamento del proprio servizio».
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.