Oggi a Genova 

Seminuda e con la sigaretta accesa sul bus della linea 53, tra i viaggiatori increduli

La segnalazione arriva dalla nostra lettrice Loredana, che, ironicamente, aggiunge: «In effetti, l’aria condizionata sui bus funziona raramente, soprattutto quelli che viaggiano verso le alture di Sestri Ponente». Intanto il sindacato Ugl Fna prepara lo sciopero per la sicurezza dei lavoratori Amt e continua a sottolineare anche le carenze del condizionamento che per tutta l’estate e soprattutto in questi giorni ha costretto gli autisti a lavorare in condizioni proibitive

Ore 12:35 sul bus della linea 53. Fa caldo, tanto caldo. Sale una donna sui cinquant’anni. Porta sandali rosa, orecchini e collana rosa e ha i capelli biondi raccolti in uno chignon. La borsa è a tracolla. Non porta il reggiseno e nemmeno la maglietta. In mano ha una sigaretta accesa. Tra gli sguardi sbigottiti degli altri utenti, si comporta come se quello che sta facendo fosse la cosa più normale del mondo. Il bus viaggia sulla linea via Travi (Sestri Ponente)-piazza Pallavicini (Rivarolo). La passeggera indossa solo in paio di pantaloncini. E fuma a bordo. Gli altri passeggeri si girano a guardare la donna, sbalorditi e increduli. Sono così stupiti per la sua mise, diciamo così, “essenziale”, che nemmeno riescono a dirle che la sigaretta la dovrebbe spegnere.

Nella vasta aneddotica raccolta negli ultimi tempi dal personale viaggiante Amt quel che è successo oggi è il meno. Ovviamente, il peggio succede la sera e la notte: risse, musica a tutto volume, aggressività verso gli autisti e verso gli altri passeggeri, persino coltellate.

«Mentre la stragrande maggioranza delle persone trascorre in questi giorni le proprie vacanze estive, non possiamo dimenticare che c’è gente che lavora, anche per garantire il turismo nelle grandi città, e che è soggetta ad aggressioni generalizzate di cui leggiamo, purtroppo, la frequenza e la violenza quasi quotidianamente sulla stampa locale. Così succede in diverse città ed anche a Genova, dove la situazione sembra essere ogni giorno più difficile da gestire, se non fuori controllo, motivo per cui siamo accanto all’utenza, alle lavoratrici ed ai lavoratori che chiedono con forza l’intervento del sindacato, schierandoci al fianco delle iniziative di sciopero, intraprese dalla Segreteria Territoriale di Genova, guidata da Roberto Piccardo e dalla sua squadra di iscritti e simpatizzanti». Così in una nota Fabio Milloch, Segretario Nazionale Ugl Autoferrotranvieri.

«La situazione di Genova, infatti, appare particolarmente surreale: pur avendo incontrato più volte Sindaco, Assessore e dirigenza aziendale, e avendo condiviso una posizione ferma e strutturata su una progettualità generale per il miglioramento delle condizioni dei lavoratori del trasporto e dell’utenza tutta, man mano ci troviamo a constatare che quelle posizioni condivise in realtà fossero solo una preoccupante perdita di tempo vuota ed inconcludente, specie sull’annoso dramma della sicurezza del personale, sul quale abbiamo presentato una piano ben preciso atto a contenere gli atti violenti ai danni del personale – prosegue il Segretario Milloch -. Abbiamo dovuto rilevare, invece, che l’azienda abbia scelto un’altra strada da percorrere, che ad oggi risulta totalmente priva di efficacia, tanto da rendere ancora più soli e vulnerabili i lavoratori e l’utenza tutta. Segno di una indifferenza che certo non possiamo accettare – Alcune domande poste all’azienda, che non hanno mai avuto risposta, oggi ci sembrano volutamente rimaste inevase: ci chiediamo come mai, infatti, anche un direttore generale che ricopre il ruolo da così tanto tempo, che dovrebbe conoscere meglio di chiunque altro le vulnerabilità lavorative, data la sua esperienza sul territorio, rifiuti il confronto e non sappia risolvere problematiche antiche e dannose; nutrivamo qualche speranza sulla neo Presidente, speranze vane perché ad oggi, anche da parte sua, regna il silenzio sovrano. Ci chiediamo come mai la politica tutta, l’Assessore ai Trasporti in particolare, nonostante ci abbia sempre accolto con grande gentilezza, non intervenga in maniera forte a risolvere le sofferenze di un’azienda che così tanto rappresenta il bene pubblico genovese, quasi fossero intrappolati in qualcosa che non ci è dato capire. Certo, gli investimenti che questa classe politica sta proponendo per il trasporto pubblico locale sono sfidanti ed importanti, che noi come Organizzazione abbiamo condiviso e sostenuto, ma non ci sarà un miglioramento fino a quando l’azienda verrà gestita in questa maniera così poco attenta e sconclusionata. L’unica certezza che oggi abbiamo e che congiuntamente alla Segreteria Territoriale di Genova, non lasceremo senza risposte i lavoratori e l’utenza, anche perché, tra il dire a fare a pagare le inefficienze aziendali sono sempre i lavoratori, che sicuramente non meritano ulteriori parole al vento.

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