Parla la guardia giurata intervenuta per sedare una rissa a Cornigliano: «Erano in 12 a pestare un giovane»

«La ragazza che ha tentato di rubarmi la pistola non poteva riuscire a prenderla: la fondina ha due sicure che evitano che possa essere sfilata». Tutto è cominciato su un bus della linea 1

Più che una rissa è stato un pestaggio in piena regola quello che la guardia giurata (la chiameremo Mario, nome di fantasia, per proteggere la sua privacy) si è trovata davanti ieri sera, quando erano da poco passate le 23:00.


«Erano in dodici a prendere a calci e pugni un giovane uomo – racconta Mario -. Nell’attesa dell’arrivo delle forze di Polizia non potevo restare a guardare. Lo stavano picchiando con violenza, ho temuto che potessero ucciderlo».
Il branco era appena sceso dal bus della linea 1, in via Cornigliano, all’altezza dell’incrocio con via San Giovanni d’Acri, davanti ai giardini Melis, per inseguire il giovane. La lite è cominciata sul mezzo Amt. Il ragazzo ha battuto contro il vetro divisorio dell’autista per chiedere aiuto, perché gli aprisse le porte per riuscire a fuggire. L’autista ha aperto le porte e ha chiamato le forze dell’ordine, fermando il mezzo.
Il giovane, «avrà avuto un po’ meno di trent’anni» racconta Mario, è stato presto raggiunto. In dodici hanno cominciato a massacrarlo di botte in mezzo alla strada.
«Quando sono arrivato – dice la guardia giurata – lo stavano pestando senza dargli respiro. Ho capito che dovevo fare qualcosa per farli smettere o l’avrebbero mandato al creatore a suon di calci e pugni assestati con violenza. Mi sono avvicinato e ho gridato di smetterla, mettendo mano alla fondina, ma senza aprirla, solo per intimidirli. So bene che sfoderarla in situazioni del genere è controproducente e pericoloso. Ho preso tempo, aspettando le auto delle forze dell’Ordine».
Il bluff ha funzionato e i violenti si sono fermati. «Il giovane è riuscito ad alzarsi ed è venuto dietro di me, come per farsi scudo di me – continua Mario -. La situazione si era tranquillizzata. Poi l’uomo ha incominciato a inveire contro il gruppo e d’improvviso, da dietro, è spuntata la ragazza che ha tentato di mettere mano alla mia fondina, per tentare di prendere la pistola. Per fortuna era regolarmente chiusa con le due sicure, come la tengo abitualmente, e non c’è riuscita».
Nel frattempo sono arrivate le volanti. I poliziotti hanno fermato la donna, una trentenne di nazionalità albanese che parlava benissimo la nostra lingua, tanto che la guardia giurata era convinta che si fosse italiana.
L’episodio si aggiunge alla lunga serie di episodi di violenza che si registrano a bordo dei mezzi pubblici e per le strade della città la sera e la notte. Ieri sera si è verificata anche una rissa a botte e bottigliate su un treno in arrivo da Ventimiglia. In questo caso sono intervenuti i Carabinieri. Un giovane è rimasto ferito ed è stato trasportato all’ospedale di Voltri.
In copertina: foto di repertorio
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