Oggi a Genova 

Spintonata per strada perché “troppo lenta”, anziana muore dopo tre mesi di agonia

La settantottenne era stata soccorsa quando già si era trascinata a casa, ferita e con le borse della spesa, grazie all’allarme lanciato dalla donna delle pulizie del condominio. Per una settimana non aveva ricordato, poi, d’improvviso, aveva ricostruito: «Mi ha buttato a terra un uomo con gli occhi azzurri», aveva detto. Poche speranze (salvo testimoni) di rintracciare l’autore del gesto violento. Aperto un fascicolo per omicidio preterintenzionale

La Polizia, che indaga sulla tragedia, brancola nel buio e il buio è quello delle immagini delle telecamere stradali, già sovrascritte da quelle più recenti perché la settantottenne solo dopo una settimana in cui era rimasta in stato confusionale, aveva ritrovato la memoria, raccontando agli investigatori di essere stata spinta in piazza Galileo Ferraris, a Marassi, da un uomo con gli occhi chiari che le aveva detto di “togliersi dai piedi”, perché era troppo lenta e lo intralciava.

Poi, le condizioni dell’anziana sono andate sempre peggiorando. È morta sabato scorso al San Martino dove era ricoverata dal 3 maggio in seguito alle conseguenze della caduta. Non potrà più riconoscere l’uomo che per la sua fretta, il suo egoismo, la sua scarsa educazione, la sua prepotenza, le ha causato la morte dopo lunghi mesi di agonia.

Il pm Daniela Pischetola ha aperto un fascicolo per omicidio preterintenzionale a carico di ignoti. Sarà il medico legale Francesca Fossati ad effettuare l’autopsia disposta dal pubblico ministero.

Quel giorno, la settantottenne era riuscita ad alzarsi, a raccogliere le sue borse della spesa che erano cadute con lei e a trascinarsi fino a casa, in via Fereggiano. Lì, già in stato confusionale, aveva lasciato le sporte fuori dalla porta e si era infilata nel suo appartamento. La lavascale aveva trovato le borse abbandonate e tracce di sangue sul ballatoio e aveva chiamato i soccorsi.

I soccorritori avevano trovato la donna ferita che non sapeva dire cosa le fosse successo. Una settimana dopo, in ospedale, si era ricordata di cosa era accaduto e degli occhi chiari di quell’uomo scortese e violento, che l’aveva buttata a terra senza aiutarla a rialzarsi e, anzi, lamentandosi della sua lentezza cagionata dall’età e dalle borse della spesa da trasportare.

Forse qualcuno ha visto, forse ha aiutato l’anziana a mettersi in piedi. Per adesso nessun testimone si è presentato al commissariato San Fruttuoso, che svolge le indagini. Forse ora, sapendo che per quel gesto di rabbiosa maleducazione una donna ha perso la vita, se qualcuno ha visto andrà a raccontare. Al momento pare l’unico modo di risalire all’assassino.

In copertina: foto di repertorio

Related posts

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: