Oggi a Genova 

Chiede l’elemosina con un pipistrello in un bicchiere, denunciato dalla PL. Animale soccorso dall’Enpa

È stato un cittadino, nel tardo pomeriggio, a segnalare il povero animale (pesa meno di 6 grammi) che veniva tenuto in un bicchiere di plastica coperto con un foglio di carta. Rischiava di morire in breve tempo. Tutti i pipistrelli sono animali protetti

È successo in via XX, all’angolo con via Fiasella. Un senza fissa dimora usava il povero animale come “attrazione” per raccogliere elemosine (la pratica è vietata). L’animale notturno patisce molto il caldo anche in natura, tanto che i soccorsi, in questi giorni, si stanno moltiplicando in tutta Italia. Facile immaginare quanto la povera pipistrellina (è una femmina, della specie “pipistrello di Savi”) potesse patire senza bere né mangiare, chiusa in un recipiente che aumentava il caldo e dove le mancava l’aria, nel frastuono del centro.

Un cittadino ha visto cosa stava accadendo e non si è voltato dall’altra parte. Ha chiamato la centrale operativa della Polizia locale che ha inviato una squadra. L’uomo che teneva prigioniera la povera pipistrellina in condizioni contrarie alla sua natura e incompatibili con la vita è stato denunciato. Il cittadino che ha denunciato la circostanza ha accettato di testimoniare contro di lui.

A quel punto si trattava di trovare chi potesse prendersi cura dell’animale. Con un breve giro di telefonate, è stato contattato Gian Lorenzo Termanini di Enpa che ha contattato Anastasia Cella, esperta di pipistrelli dell’associazione e volontaria di Tutela Pipistrelli, associazione nazionale che si occupa di questi chirotteri, che sono mammiferi placentati [Qui il sito internet, qui la pagina Facebook a cui segnalare i ritrovamenti].

«L’animale si presentava molto magra e disidratata – spiega la volontaria -. Probabilmente è una giovane dell’anno, che però ha già raggiunto le sue dimensioni definitive di 7/8 centimetri. Nonostante sia molto magra – pesa meno dei 6 grammi di un animale in buone condizioni – è molto molto vitale molto e abbiamo buone speranze di salvarla. In questo caso, oltre all’accattonaggio con animali (che è vietato), si configura non solo il reato di inosservanza della direttiva europea, recepita dal 1992, che protegge tutti i pipistrelli e vieta anche solo di disturbarli, ma anche il reato di maltrattamenti».

Per questa sera, la pipistrellina resterà con Anastasia, che l’ha già nutrita con camole della farina e pappa reale e le ha dato da ber. Domattina sarà portata al Cras Enpa di Campomorone dove prenderà posto nella voliera dove ci sono già 17 esemplari, per lo più nati nell’anno e piuttosto comuni. L’ospite meno usuale è un animale del genere Myotis (più grande del pipistrello di Savi e dal peso più quattro volte superiore), trovato a Imperia e arrivato a Genova grazie a diverse staffette.

Tutti i pipistrelli della voliera vengono nutriti e, se serve, curati. Quindi verranno rilasciati in natura.

In questa stagione, anche a causa del caldo, sono molti i pipistrelli che, staccandosi dalla madre, cadono dai rifugi o magari provano a spiccare il volo e, proprio come accade ai piccoli uccelli, a volte non ce la fanno e cadono.

Cosa fare se si trova un pipistrello a terra? Contattare l’associazione Tutela Pipistrelli attraverso il sito o la pagina Facebook. È garantita assistenza H24. Verranno recuperati e portati al centro di recupero più vicino (nel caso di Genova, il Cras di Enpa) oppure si aiuterà la madre a recuperarlo. «Viene costruita una piccola torretta sulla cui sommità il piccolo, di notte, viene sistemato – racconta Anastasia -. La madre comincia a volteggiare sopra di lui, quindi se lo carica addosso e riparte con lui. È un’esperienza commovente».

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