Il 3 e 4 luglio all’Abbazia del Boschetto L’anteprima di “Filottete”

All’Abbazia di San Nicolò del Boschetto di Cornigliano lunedì 3 e martedì 4 luglio 2023 (ore 20.30), l’anteprima di “Filottete” di Sofocle, una produzione di Teatro Pubblico Ligure con la regia di Sergio Maifredi, apre la seconda edizione di “Pellegrinaggi metropolitani”


Passi, parole e musica per rammendare i margini”, progetto vincitore del bando “Periferie” del Ministero della Cultura e del Comune di Genova, che proseguirà in altri quartieri del ponente come Val Varenna, Pra’, Certosa. “Filottete” è la seconda tappa della trilogia dedicata alle “tragedie odissiache”. Dopo “Aiace”, debuttata l’anno scorso, Maifredi ha scelto un’altra tragedia di Sofocle affidando i personaggi a tre interpreti: Gianluigi Fogacci nel ruolo di Filottete; Corrado d’Elia in quelli di Odisseo, il mercante, Eracle; infine Alessio Zirulia, vincitore del Premio Hystrio alla vocazione, in quello di Neottolemo. La traduzione del testo è stata eseguita appositamente per lo spettacolo da Giorgio Ieranò, professore ordinario di Letteratura greca all’Università di Trento, scrittore, traduttore e viaggiatore. I costumi sono di Paola Ratto. Le musiche dello spettacolo sono composte da Michele Sganga e prodotte da LUMI Edizioni Musicali. Le ricerche bibliografiche per lo spettacolo sono state condotte da Silvana Nencha. Ingresso libero con prenotazione al numero 348 2624922 o info@teatropubblicoligure.it

«Ho pensato a Filottete – dichiara Sergio Maifredi, regista dello spettacolo e direttore artistico di Teatro Pubblico Ligure – come una grande favola di iniziazione ambientata su un’isola che ha due facce. È l’isola incantata di Prospero della Tempesta shakespaeriana, dove Odisseo inscena la prova che Neottolemo deve affrontare, usando una delle sue armi più teatrali: il travestimento. Un gioco spudorato in cui vuole ottenere un solo scopo: dominare il mondo con la parola, nuovo eroe per cui la forza del braccio non è più indispensabile. Il suo contraltare è Filottete, l’eroe escluso che Dario Fo aveva paragonato ad Aldo Moro, la vittima predestinata che permette al clan di andare avanti. Per raccontare la sua marginalità l’ho accostato a due icone del teatro di Samuel Beckett: il bidone della spazzatura e la sedia a rotelle di Finale di partita. L’isola per lui è come la terra desolata di Aspettando Godot».



Teatro Pubblico Ligure con questa nuova produzione porta nei luoghi della classicità un’altra delle storie che ruotano intorno a Odisseo, dopo avere lavorato per oltre dieci anni sul poema omerico. Lo spettacolo andrà in tournée a Ventimiglia nel III Albintimilium Theatrum fEst (5 luglio, teatro romano dell’Area Archeologica di Nervia), a Luni nell’VIII Portus Lunae Art Festival (8 luglio, anfiteatro romano dell’Area Archeologica di Luni, in provincia della Spezia), a Fiesole nella 76 ª Estate Fiesolana (16 luglio, teatro romano), Carsulae (23 luglio, teatro romano, provincia di Terni).
“Filottete” di Sofocle è la tragedia degli inganni e della speranza. Difficile comprendere dove finisce l’uno e dove inizia l’altra, perché l’ambiguità fa parte della vita degli uomini. Ogni successo ha un lato oscuro e ogni sconfitta conserva la sua purezza. La storia inizia sulle rive di un’isola incantata, disabitata e deserta di uomini, rifugio di ninfe e di uccelli selvatici. Qui vive, rintanato in una grotta, un essere selvaggio. Un tempo era stato un grande eroe ma ora è un accattone coperto di stracci, divorato da una malattia sovrannaturale e orrenda: è Filottete, abbandonato nell’isola di Lemno dai suoi commilitoni, gli achei, che non potevano più sopportare il fetore ripugnante della sua piaga. Ma Filottete custodisce uno strumento magico: l’arco invincibile che era appartenuto al più grande degli eroi, Eracle. Una profezia ha proclamato che solo con quell’arco la città di Troia potrà essere conquistata. Bisogna dunque recuperare l’arma fatata: tocca a Odisseo, il più astuto dei guerrieri achei, ritornare a Lemno e tentare la difficile missione. A Lemno, per incantare Filottete si servirà di un giovane puro e innocente, il ragazzo Neottolemo. Rimasto orfano del padre Achille, Neottolemo trova in Odisseo un aiutante magico che lo conduce in un ambiguo viaggio di iniziazione all’età adulta: un istruttore che appare fin troppo cinico e disincantato (ma forse non lo è davvero). Il re di Itaca agisce come un regista, in un gioco di inganni e finzioni, travestimenti e colpi di scena. Spinge il giovane guerriero in cerca di gloria nell’arena di una sfida difficile con il vecchio eroe malato, giostrando le passioni e le emozioni di entrambi. Nel teatrino allestito da Odisseo, il dialogo tra i due personaggi tocca tutte le note del dolore, della nostalgia e della speranza. E, quando il dramma finisce, si resta quasi storditi, come se anche noi fossimo stati rapiti dagli inganni di Odisseo. Come se avessimo sfiorato, immergendoci nello spazio irreale e nel tempo sospeso dell’isola di Lemno, l’indicibile enigma del rapporto tra gli esseri umani e il loro destino.
Le musiche dello spettacolo, composte da Michele Sganga e prodotte da LUMI Edizioni Musicali, sono frutto di un attento lavoro di smontaggio e ricostruzione de “Il giardino di Orvidas”, opera concepita nel 2019 in seguito all’emozionante visita di un museo a cielo aperto nato dalla visionarietà mistica degli Orvidas, dinastia di scalpellini lituani. Come l’isola di Lemno, il giardino in questione è l’ambientazione di un paesaggio subconscio, latente, duale: luogo dell’abbandono, ma anche del nuovo incontro, una fantasia geografica che trova nuova vita musicale all’interno del Filottete. In questa sua composizione Sganga, musicista romano già al fianco di Sergio Maifredi con “Ascolta come mi batte forte il tuo cuore. Poesie, lettere e altre cianfrusaglie di Wisława Szymborska”, propone un set di dieci “biologie” (cioè brani musicali basati armonicamente e melodicamente sulla serie di Fibonacci) per trasportare gli ascoltatori in un luogo enigmatico, caratterizzato da una combinazione di arte, natura e spiritualità.
BIOGRAFIE
Sergio Maifredi, nato a Genova nel 1966, regista, presidente e direttore artistico di Teatro Pubblico Ligure, da lui fondato nel 2007. Dirige teatri e festival. È ideatore di progetti di audience engagement e community development (Atlante del Gran Kan) per Amministrazioni Pubbliche e Comuni, Fondazioni, Istituti Italiani di Cultura e Istituzioni internazionali. Dal 2019 è direttore artistico per la Città di Barletta dell’evento storico La Disfida di Barletta. Direttore artistico di Cinque Terre Art Festival e Portus Lunae Art Festival. Ideatore del progetto di rete STAR sistema teatri antichi romani. Curatore delle mostre d’arte Yves Klein, judo e teatro, corpo e visioni (2012) con Bruno Corà e Tutto il Teatro in un manifesto, il manifesto d’arte in Polonia a vent’anni dalla caduta del Muro (2009) a Palazzo Ducale di Genova. Ha diretto oltre cinquanta spettacoli.
Giorgio Ieranò è professore ordinario di Letteratura greca all’Università di Trento. Si occupa anche di traduzioni e adattamenti teatrali di classici greci. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Arianna. Storia di un mito (2010), La tragedia greca. Origini, storia, rinascite (2010), Olympos (2011), Eroi (2013), Antichi silenzi (2016), Demoni, mostri e prodigi. L’irrazionale e il fantastico nel mondo antico (2017), Arcipelago. Isole e miti del Mar Egeo (2018), Olympos.Vizi, amori e avventure degli antichi dei (2019), Parole della nostra storia. Perché il greco ci riguarda (2020), Gli eroi della guerra di Troia. Elena, Ulisse, Achille e gli altri (2020), Demoni, mostri e prodigi. L’irrazionale e il fantastico nel mondo antico (2021), Elena e Penelope. Infedeltà e matrimonio (2021).
Paola Ratto – Scenografa e pittrice genovese, allieva di Gianni Polidori e Emanuele Luzzati. Lavora per la Props and Decors di Pino Rombolà e realizza scene per molti famosi scenografi italiani, tra i quali Gianfranco Padovani e Job. Dal 1990 lavora stabilmente con il Teatro della Tosse in qualità di pittrice e scenografa curando la realizzazione delle scenografie degli spettacoli prodotti dal Teatro. Ha collaborato con Guido Fiorato, Emanuele Luzzati, Emanuele Conte, Bruno Cereseto, Valeria Manari, Andrea Taddei, Laura Benzi, Laura Sicignano, Filippo Crivelli; Tonino Conte (Premio Ubu 1995 come miglior scenografia per Pinocchio), Egisto Marcucci, Nicholas Brandon.
Michele Sganga – È compositore e pianista di formazione classica, ma ha da sempre coltivato un forte interesse per le contaminazioni creative, collaborando con artisti di generi musicali diversi. Ha collaborato col poeta Ocean Vuong mettendo in musica i suoi testi e composto musiche per il teatro e per il cinema muto. Fra le produzioni recenti, il nuovo album per piano solo: Canzoni senza parole (Lumi Edizioni Musicali) e la partecipazione con una sua composizione originale al film di Elisabetta Sgarbi Extraliscio. Punk da balera. Compone la colonna sonora del film Vite non calcolate di Ermanno Cavazzoni e Sergio Maifredi e dello spettacolo teatrale Ascolta, come mi batte forte il tuo cuore.Poesie, lettere e altre cianfrusaglie di Wisława Szymborska, progetto e regia di Sergio Maifredi, con Maddalena Crippa.
Corrado d’Elia – Attore, regista italiano, drammaturgo, ideatore e organizzatore di eventi e rassegne culturali. Diplomato alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Nel 1995 fonda il progetto Teatri Possibili. Come regista e attore ha portato in scena testi di Bertolt Brecht, Edmond Rostand, William Shakespeare, Albert Camus, Alessandro Baricco, Carlo Goldoni, Fëdor Michajlovic Dostoevskij, Miguel de Cervantes. Come Attore è stato diretto da Marco Bernardi, Sergio Maifredi e Andrée Ruth Shammah. È drammaturgo e regista degli spettacoli Don Giovanni; Ulisse il ritorno;Io, Ludwig van Beethoven; Non chiamatemi maestro; Iliadeda Omero; Io, Moby Dick; Poesia, la vita; Dante, Inferno; Io, Vincent Van Gogh; Io, Steve Jobs. Riconoscimenti: Premio Hystrio – Provincia di Milano (2002), Premio Franco Enriquez per il Teatro (2007), Premio Internazionale Luigi Pirandello (2009), Premio della Critica Italiana (2010), Medaglia del Presidente della Repubblica per il Festival Internazionale della Regia da lui ideato e organizzato (2014), Premio Franco Cuomo International Award per il Teatro 2019.
Gianluigi Fogacci – Si diploma alla fine degli anni ‘80 alla Bottega di Gassman. Dopo alcune esperienze con Franco Però, Giancarlo Sepe, Aldo Trionfo è selezionato da Peter Stein per il Tito Andronico di Shakespeare allo Stabile di Genova, dove rimane alcune stagioni ricoprendo ruoli di primaria importanza in spettacoli di Benno Besson e Marco Sciaccaluga. Nel 1997 Gassman lo richiama per Bugie sincere, al Teatro Stabile del Friuli. Continua la sua intensa attività teatrale come protagonista e coprotagonista accanto a Maestri come Giorgio Albertazzi o Paolo Ferrari, e diretto da registi come Luca Ronconi, Federico Tiezzi, Marco Carniti, Patrick Rossi Gastaldi, Carmelo Rifici, Serena Sinigaglia, Daniele Salvo, Luca Zingaretti, Gigi Proietti. Gianluigi Fogacci porta avanti una fortunata carriera anche al cinema e in tv. Sul grande schermo, viene diretto – tra gli altri – da Marco Belloccio nel film Il Principe di Homburg, da Marco Tullio Giordana in Romanzo di una strage, recita accanto a Massimo Ranieri nel film-inchiesta su Pier Paolo Pasolini La Macchinazione e viene diretto da Francesca Archibugi nel film Gli sdraiati. In tv, prende parte a numerose fiction di successo come Don Matteo e Il Commissario Montalbano.
Alessio Zirulia – Nel 2020 si diploma alla scuola di alta formazione per attori del Teatro Stabile di Genova (ora Nazionale). Lavora per il Teatro Carcano, Lunaria Teatro, Teatro Nazionale di Genova, Teatro Cargo e Teatro della Tosse, diretto da Serena Sinigaglia, Daniela Ardini, Federico Orsetti, Elena Dragonetti, Barbara Alesse, Massimo Mesciulam, Laura Sicignano, Emanuele Conte, Luca Rinaldi. È protagonista del film L’ Oscurità è una Voragine di Augusto Contento (2022). Riconoscimenti: Premio miglior attore non protagonista del “Festival teatrale di Borgio Verezzi” (2017), Premio Hystrio alla vocazione (2021).
Informazioni sul sito www.teatropubblicoligure.it
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