Le segnalazioni dei lettori 

A furia di pallonate e arrampicate, il nespolo di piazza Don Gallo si è spezzato. Il degrado si rimangia lo spazio

Da tempo ci viene segnalato dalle persone della zona che grandi e piccoli frrequentatori non rispettano lo splendido arredo verde della piazza, donato da Rossella Bianchi e manutenuto, irrigato e curato dagli abitanti del quartiere. I genitori dei bimbi che giocano nella piazza, nel nome della “libera espressione” gli lasciano fare di tutto e a questo si aggiungono i danni fatti dalle frequentazioni notturne. Così il giardino in vaso rischia di scomparire

Piazza Don Gallo è di tutti e tanta gente si prodiga per fare in modo che sia un’oasi di verde in pieno centro storico, una perla rara. Poi c’è chi la piazza la consuma, senza rispetto per piante e arredi. Perché i bambini “devono pur giocare da qualche parte”, nella città vecchia avara di spazi e a causa della mancanza di iniziative e luoghi pubblici attrezzati. Su questo fronte, certamente, il Comune può fare molto di più, ma il fatto che non si preoccupi più di tanto, da sempre, di creare spazi per i bambini non giustifica il vandalismo causato da certi giochi a cui i genitori non mettono un freno. Così i bambini prendono a pallonate tutto quelli che c’è e si arrampicano sulle piante più grandi, devastandole.

Per questo, spesso i residenti della piazza e dell’intero ghetto sono arrivati alla lite con quei genitori che consentono ai loro figli di sfruttare la piazza senza rispetto per niente e per nessuno. E, come sempre accade, purtroppo, a vincere è la prepotenza di chi si prende le cose di tutti e ne fa cosa sua, peraltro senza rispettarla.

Poi ci sono i frequentatori notturni e anche quelli non hanno rispetto per nulla, della sicurezza, della vivibilità e anche degli arredi e delle piante.

Il risultato, ci segnalano i residenti della zona, sono piante devastate, vasi rotti e uno dei rami del nespolo al centro della piazza che stanotte è stato spezzato. I residenti da tempo chiedono una regolamentazione che vieti nella piazza i giochi e le attività che si traducono in vandalismo, ma le istituzioni continuano a lasciar fare. Sono stati i cittadini, mettendo mano al portafoglio e spendendo il proprio tempo, a rendere la piazza dignitosa e solo negli ultimi tempi sono arrivate le panchine e l’arredo luminoso, finanziati dal Comune.

Purtroppo l'”autogestione” della piazza, che dovrebbe basarsi su educazione, reciproco rispetto e senso civico, non funziona ed è venuto il momento di fare qualcosa che salvaguardi l’arredo verde della piazza dalla maleducazione.

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