I CC per la Tutela del Patrimonio culturale ritrovano, in vendita online, antico libro rubato durante la seconda guerra mondiale


Lo restituiranno alla Parrocchia di Santa Maria dei Servi, alla Foce. Si tratta dell’antico volume “De Vita et Moribus S. Ignatii Lojolae”, del 1732, opera di Giovanni Pietro Maffei



Il 22 aprile 2023, presso la Chiesa di Santa Maria dei Servi a Genova, sarà restituita al Vicario Generale dell’Ordine dei Servi di Maria, padre Franco Azzalli, legale rappresentante dell’ente religioso a cui appartiene la Parrocchia, dal Comandante del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Genova, Maggiore Caprio Alessandro, l’antico volume dal titolo “De Vita et Moribus S. Ignatii Lojolae” del 1732 di Giovanni Pietro Maffei.
L’antico volume venne trafugato, successivamente ai bombardamenti alleati che colpirono Genova durante la seconda Guerra ed a seguito dei quali fu distrutta la chiesa di Santa Maria dei Servi sita nell’allora quartiere genovese di Madre di Dio. Ai bombardamenti sopravvissero solo 13 volumi dell’antica biblioteca Servitana custoditi nell’attuale parrocchia di Santa Maria dei Servi nel quartiere Foce di Genova.


L’indagine dei Carabinieri dei Nuclei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Genova ed Udine, coordinati dalla Procura della Repubblica di Genova, ha avuto origine nell’ottobre 2021 a seguito di controlli di iniziativa su siti di e-commerce ove veniva individuata l’inserzione di vendita del volume, che riportava il timbro di appartenenza alla Biblioteca Servitana di Genova e di altri volumi senza segni distintivi.
L’attività investigativa ha portato all’indentificazione dell’inserzionista dell’annuncio in una impiegata rapallese a carico della quale veniva eseguita perquisizione che permetteva il recupero dell’antico volume e l’individuazione di un altro libro di provenienza illecita e di pertinenza dell’Ospizio Apostolico di San Michele di Roma.
Di entrambi i volumi sequestrati ne veniva riconosciuta la sicura provenienza dai rispettivi istituti religiosi.
Il dettagliato quadro probatorio fornito all’Autorità Giudiziaria ha determinato l’emissione del provvedimento di dissequestro e restituzione di entrambi i volumi sequestrati ai rispettivi istituti religiosi di provenienza.
Fatta salva la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna.
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