Cronaca 

Bancarotta fraudolenta ed evasione, la Gdf arresta imprenditore edile. Sequestrata l’azienda

Gli investigatori hanno scoperto che l’uomo, prima e dopo la dichiarazione di fallimento, utilizzando come mero soggetto fittiziamente interposto una ditta individuale intestata al figlio, peraltro in stato di detenzione dal mese di ottobre 2021, distraeva i ricavi conseguenti a tale attività economica complessivamente pari a 1.162.503 euro

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza d Genova hanno eseguito nei giorni scorsi un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Genova, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un imprenditore titolare di una ditta individuale operante nei servizi per l’edilizia, residente nel Comune di Cogorno, sottoposto ad indagini per i reati di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e bancarotta fraudolenta patrimoniale aggravata.

Le attività investigative, delegate alla Compagnia della Guardia di Finanza di Chiavari, hanno fatto emergere come l’indagato, dichiarato fallito in data 03/02/2022 dal Tribunale di Genova, abbia sistematicamente distratto beni della ditta individuale, con diverse modalità: emettendo numerose fatture fittizie al fine di simulare la vendita della maggior parte dei propri beni strumentalu (essenzialmente i ponteggi) alle ditte dei figli, nonché a quelli di un terzo soggetto

Tali condotte, oltre ad i reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale, integravano anche la commissione del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

L’indagato, a seguito della conclusione di una verifica fiscale eseguita dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Chiavari, era già stato sottoposto ad indagini per il reato di dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, e destinatario di un decreto di sequestro preventivo per 6 601.289,00, emesso dal Tribunale di Genova.

La simulata vendita dei propri beni era quindi finalizzata anche a sottrarsi al pagamento delle imposte dirette ed indirette emerse a seguito della menzionata verifica fiscale

Operando, prima e dopo la dichiarazione di fallimento, utilizzando come mero soggetto fittiziamente interposto una ditta individuale intestata al figlio, peraltro in stato di detenzione dal mese di ottobre 2021, distraendo i ricavi conseguenti a tale attività economica complessivamente pari a 1.162.503 euro.

Nei confronti dell’indagato è in corso di esecuzione il decreto di sequestro preventivo sia del profitto del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte pari ad € 312.370,00, che dell’intero complesso aziendale fittiziamente intestato al figlio.
Viene fatta salva la presunzione di innocenza.

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