Un comitato per Andrea Demattei, domenica una marcia fino al luogo della tragedia

Il 14enne Andrea Demattei, studente di Sestri Levante, era morto due mesi fa per ipotermia dopo che la sua canoa era rimasta incastrata sotto il ponte della Maddalena sull’Entella, a Chiavari durante una sessione di allenamento. L’incidente ha dato avvio all’inchiesta sui fatti, ma anche la nascita del Comitato “Per Andrea”, un’associazione che si propone di fare chiarezza sull’accaduto e di agire per evitare che un evento del genere si ripeta in futuro

La prima iniziativa del Comitato è una marcia a Chiavari, con partenza da piazza Roma alle 10:30, fino al luogo della tragedia. L’obiettivo della marcia è non solo quello di presentare il Comitato, raccogliere iscrizioni e promuovere i suoi obiettivi, ma anche di raccogliere adesioni e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di agire per prevenire tragedie come quella di Andrea.

Il Comitato si propone di fare chiarezza sulle modalità di soccorso effettuate in acqua e a terra per risolvere l’incidente e di individuare le responsabilità che hanno portato alla morte del ragazzo. L’associazione intende anche agire per chiedere un piano di emergenza idoneo per tutta la comunità di cui Andrea faceva parte, affinché la sua morte non sia stata vana.
Il pm Francesco Cardona Albini ha indagato il legale rappresentante della società di canoa e tre istruttori e quattro vigili del fuoco (due sommozzatori e due della squadra di terra di Chiavari) per l’incidente che ha causato la morte del giovane. Il ragazzo era rimasto in acqua per oltre un’ora, sorretto da uno degli allenatori e quando i Vigili del fuoco erano riusciti a liberarlo era già andato in arresto cardiaco. Era stato trasportato all’ospedale Gaslini di Genova in condizioni disperate dove era poi morto dopo alcuni giorni. La madre aveva acconsentito alla donazione degli organi.
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