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Ascensore di via Novella: è necessario portare il motore in officina. Ancora almeno due settimane perché torni a funzionare

Era stata annunciata la ripartenza per il 28 febbraio, ma quando i tecnici sono andati sul posto a tentare di riparare l’impianto si sono resi conto che il guasto era molto più grave del previsto. Attivato un servizio navetta. Ecco tutto l’iter che sarà necessario seguire e i presumibili tempi di riparazione

Si è reso necessario smontare il motore (rimuovendo prima la pensilina e i paletti che ci sono davanti per far accostare la gru). Lo spiega l’amministratore unico di Arte, Paolo Gallo. Il pezzo pesa circa 600 chili. L’ingegner Paolo Traversone di Arte aggiunge che è stato necessario prevedere i «Lavori per prelevare e smontare il motore e portarlo direttamente all’officina dove è stato costruito, a Modena».

«Per fare questo – prosegue Traversone – la Kone, ditta incaricata delle manutenzioni degli ascensori, deve fare alcune lavorazioni preparatorie: smontare tutta la pensilina all’asse inclinatoe tagliare i paletti per fare accedere la gru per sollevare l’argano. Una volta prelevato, il motore verrà trasportato nell’officina di Modena. Lì verrà effettuata l’estrazione del cuscinetto ammalorato e la sua sostituzione. Finite le lavorazioni, il motore potrà tornare indietro». La procedura sarà la stessa dell’estrazione, ovviamente al contrario: sarà portato col camion e calato in posizione con la gru. Si dovranno poi reinstallare la pensilina e i paletti. Per tutto ci vorranno almeno un paio di settimane.

«Non è detto che due settimane siano sufficienti specifica Gallo -, è il tempo minimo preventivato. Abbiamo attivato il servizio di bus navetta (nella foto: gli orari) che è una risposta parziale dando una risposta sostanziale soprattutto a quelli che abitano in cima all’asse inclinato e voglio andare, ad esempio, a fare la spesa: hanno a disposizione un bus totalmente gratuito. Avevamo già attivato un servizo con il cosiddetto “scoiattolo”».

Lo scoiattolo è una sedia montascale mobile a ruote per superare in sicurezza e senza eccessivo sforzo qualsiasi tipo di scala, utilizzato dai militi della Misericordia per portare anziani e disabili su e giù dalle scale alternative all’ascensore. Purtroppo il primo, con una portata di 140 chili, si è rotto nel corso dell’utilizzo e Arte ha integrato il finanziamento alla Misericordia perché ne potesse affittare uno di una portata maggiore, pari a 180 chili.

L’impianto è stato anche revisionato e ammodernato qualche tempo fa, ma è soggetto a forte usura (oltre che a numerosissimi episodi di vandalismo) perché sono moltissimi i cittadini a usarlo. I quartieri costruiti in collina negli anni sessanta, settanta e ottanta scontano proprio questo grave problema di mobilità oltre, spesso, alla carenza di esercizi commerciali.

Oggi in consiglio comunale il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi dovrà rispondere all’interpellanza a risposta immediata di Arianna Viscogliosi (Vince Genova) in merito a «criticità negli spostamenti degli abitanti del quartiere del Cep quali scarsa affluenza dei mezzi pubblici e inagibilità dell’unico ascensore». Viscogliosi chiede «quali soluzioni la Civica Amministrazione proponga per risolvere questo problema».

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