Al Teatro Nazionale l’Orestea di Eschilo firmata da Davide Livermore

Coproduzione tra Teatro Nazionale di Genova e Istituto Nazionale per il Dramma Antico, in scena a Genova dal 14 al 25 marzo al Teatro Ivo Chiesa con la regia di Davide Livermore (e successivamente a Torino al Teatro Carignano dal 28 marzo al 6 aprile). Il regista, che ha suddiviso i tre drammi in due spettacoli, Agamennone e Coefore / Eumenidi, si avvale di un impianto scenico straordinario e un cast di quasi quaranta artisti per portare gli spettatori al cuore di una vicenda che fa i conti con la vendetta e la giustizia, il maschile e il femminile, la città e lo sfaldamento della società

Nei ruoli principali spiccano le presenze di Laura Marinoni, Sax Nicosia, Giuseppe Sartori, Gaia Aprea, Anna Della Rosa, Stefano Santospago, Olivia Manescalchi, Giancarlo Judica Cordiglia, Linda Gennari e Maria Grazia Solano.




















«È un onore per la nostra città poter ospitare una rappresentazione teatrale di tale portata, legata a un’opera i cui valori hanno ancora molto da insegnare ai nostri giovani – commenta il sindaco Marco Bucci -.Stiamo lavorando perché le nuove generazioni si avvicinino sempre di più a un’espressione d’arte così prestigiosa come il teatro e opere come questa non possono che aiutarci a raggiungere l’obiettivo. Sono certo che l’Orestea, portata in scena da Davide Livermore, sarà un’esperienza che ogni genovese dovrebbe vivere in prima persona».
«Ci attende uno spettacolo straordinario, un’opera unica nel suo genere che conferma il percorso di crescita intrapreso in questi anni dal Teatro Nazionale di Genova sotto la guida del direttore artistico Davide Livermore – aggiunge Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria -. Con il suo talento, la sua creatività, il suo genio, Livermore porterà in scena l’Orestea in una veste scenica caratterizzata dal giusto mix tra innovazione e tradizione, nel rispetto dell’epica che un gigante della letteratura mondiale come Eschilo ha saputo magistralmente raccontare quasi 2.500 anni fa in un intreccio di vicende, personaggi e sentimenti che hanno numerosi punti di contatto con il mondo di oggi. Sono convinto che l’Orestea sarà un successo assicurato e un kolossal di cui parlerà tutta l’Italia. Infine, Regione Liguria crede fortemente nel Teatro Nazionale come istituzione culturale e teatrale di importanza primaria per la Liguria e tutto il Paese: lo dimostrano anche gli 1,5 milioni di euro del Fondo Strategico che abbiamo stanziato per il rifacimento della facciata del Teatro, simbolo di quella cultura ligure che è sempre più viva e protagonista a livello nazionale, e lo sarà ancora di più grazie agli oltre 80 milioni di euro che nei prossimi anni andremo a investire su tutto il territorio regionale».
Con uno straordinario impianto scenico che si avvale di oltre 50 mq di ledwall e un’abbacinante parete a specchio, una compagnia di quasi quaranta artisti e una ventina di tecnici per un totale di quattro ore e mezza di spettacolo, Davide Livermore porta in scena a Genova e Torino l’intera Orestea di Eschilo, unica trilogia tragica del teatro greco antico giunta sino a noi nella sua completezza.
Nel progetto nato dalla collaborazione tra l’INDA – Istituto Nazionale del Dramma Antico e il Teatro Nazionale di Genova, che si avvale della nuova traduzione di Walter Lapini, le tre tragedie dedicate alle sanguinose vicende degli Atridi – intitolate Agamennone, Coefore ed Eumenidi – vengono rappresentate in due spettacoli: Agamennone e Coefore / Eumenidi, dopo il debutto nel 2021 e nel 2022 al Teatro Greco di Siracusa, vengono adesso riallestiti a Genova al Teatro Ivo Chiesa, con la rara possibilità di vedere l’intera saga in due “puntate” ravvicinate o in formato “maratona” nella stessa giornata.
Interpretati da un cast brillante e coeso, in cui spiccano le presenze di Laura Marinoni, Sax Nicosia Giuseppe Sartori, Gaia Aprea, Olivia Manescalchi, Stefano Santospago, Anna Della Rosa, Giancarlo Judica Cordiglia, Linda Gennari e Maria Grazia Solano, i due spettacoli andranno in scena a Genova dal 14 al 25 marzo (Agamennone dal 14 al 19 marzo, Coefore / Eumenidi dal 21 al 25 marzo, i due spettacoli nella stessa giornata il 19 e il 25 marzo dalle ore 16) e subito dopo a Torino al Teatro Carignano dal 28 marzo al 6 aprile (Agamennone dal 28 marzo al 2 aprile, Coefore Eumenidi dal 1 al 6 aprile, i due spettacoli nella stessa giornata l’1 e il 2 aprile).
Scritta nel 458 a.C. l’Orestea parla di giustizia e vendetta, maschile e femminile, polis e sfaldamento della società. Agamennone torna ad Argo vittorioso dalla guerra di Troia: è un re che ha un mantello di sangue dietro di sé, a iniziare dal sacrificio della figlia Ifigenia. Assetata di vendetta, la moglie Clitemnestra, con la complicità del suo amante Egisto, lo uccide. Dopo dieci anni, il figlio Oreste, spinto dal dio Apollo a vendicare la morte del padre, commetterà il terribile matricidio che scatenerà l’ira delle Erinni. Solo l’intervento della dea Atena, che istituisce il primo processo della storia, interromperà la catena di sangue e le temibili Erinni si trasformeranno nelle benevole Eumenidi.
«Giustizia è l’idea fondamentale della trilogia e attorno alla quale gira tutta la storia dell’uomo. Una giustizia i cui labili confini vengono costantemente messi in discussione» afferma Davide Livermore. Perché se è vero che Eschilo con Orestea racconta il passaggio dalla legge del taglione alla giustizia amministrata da un tribunale, allo stesso tempo ne mette subito in evidenza i limiti, descrivendo un processo falsato, in cui l’avvocato di Oreste è lo stesso dio Apollo e con il voto della dea Atena determinante per l’assoluzione finale.
I video di D-Wok che alludono a oscuri presagi o terribili fatti di cronaca, gli splendidi costumi (firmati da Gianluca Falaschi) che rimandano agli anni Trenta e Quaranta, le musiche composte da Mario Conte e Andrea Chenna, le luci di Marco De Nardi che bagnano di sangue il palcoscenico, le luttuose figure del coro: tutto contribuisce a restituirci l’immagine di una società sull’orlo del tracollo.
«La narrazione di questa vicenda è vicina ai nostri tempi. Abbiamo la responsabilità di dare vita alle parole della tragedia, che racconta le umane fragilità» continua ancora Davide Livermore. «In un momento storico come questo, mentre una guerra rimbomba alle porte dell’Europa, il teatro deve porsi l’obiettivo di ricreare la comunità. Diciamo agli spettatori: quel che state guardando ci riguarda, sta parlando di noi».
Genova, Teatro Ivo Chiesa 14 – 25 marzo 2023
ORESTEA
Agamennone
Coefore / Eumenidi
di Eschilo
regia Davide Livermore
traduzione Walter Lapini
costumi Gianluca Falaschi
scene Davide Livermore e Lorenzo Russo Rainaldi
disegno luci Marco De Nardi
video design D-Wok
coproduzione INDA – Istituto Nazionale Dramma Antico / Teatro Nazionale di Genova
Agamennone interpreti principali:
Laura Marinoni, Sax Nicosia, Linda Gennari, Gaia Aprea, Olivia Manescalchi, Stefano Santospago, Maria Grazia Solano, Maria Laila Fernandez, Alice Giroldini, Marcello Gravina,
Turi Moricca, Valentina Virando
musicisti Diego Mingolla, Stefania Visalli | musiche originali Mario Conte
Coefore / Eumenidi interpreti principali:
Laura Marinoni, Giuseppe Sartori, Anna Della Rosa, Stefano Santospago, Giancarlo Judica Cordiglia, Olivia Manescalchi, Maria Grazia Solano, Gaia Aprea, Alice Giroldini, Valentina Virando, Maria Laila Fernandez, Marcello Gravina, Turi Moricca, Sax Nicosia (in voce e video)
cantanti Cecilia Bernini, Graziana Palazzo, Silvia Piccollo
musicisti Diego Mingolla, Stefania Visalli | musiche originali Andrea Chenna
Agamennone 14 – 19 marzo | Coefore / Eumenidi 21 – 25 marzo
Maratona Orestea 19 e 25 marzo
20 marzo ore 15 Teatro Ivo Chiesa
Orestea: la conquista della giustizia INCONTRO CON IL PUBBLICO
Davide Livermore dialoga con Elisabetta Vidali, Presidente della Corte d’Appello di Genova, Walter Lapini, Professore di Letteratura Greca all’Università di Genova. Coordina Andrea Porcheddu.
Info e biglietti teatronazionalegenova.it
Successivamente l’Orestea sarà a Torino, Teatro Carignano dal 28 marzo al 6 aprile 2023, con possibilità di vedere i due spettacoli nella stessa giornata l’1 e il 2 aprile.
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