Oggi in seicento in corteo per difendere il centro sociale Zapata. Appello di Cgil e Anpi al Comune
Non solo attivisti e frequentatori, ma anche persone della società civile e sindacalisti della Cgil, giovani e persone con i capelli bianchi hanno partecipato alla manifestazione che è partita dalla Stazione Marittima per terminare in via Sampierdarena, ai Magazzini del Sale, dove da 29 anni lo Zapata offre a tutti la possibilità di partecipare a concerti, dibattiti, attività sociali e la possibilità di frequentare la palestra

Il prossimo 20 febbraio è previsto un incontro con il sindaco Marco Bucci e l’assessore al Bilancio Pietro Piciocchi. Al momento, dicono gli attivisti, non è stata ricevuta l’ingiunzione di sgombero. Esiste, però, un progetto per cui il Comune cha già ottenuto fondi Pnrr e che dovrebbe vedere protagonista l’Accademia Ligustica.

Camera del Lavoro e Anpi chiedono al Comune di «abbandonare i preconcetti» e «trovare soluzioni condivise».

«È raro se non impossibile trovare in città luoghi di aggregazione e integrazione di giovani di culture e nazionalità diverse, spazi fruibili gratuitamente dove ragazze e ragazzi possano passare del tempo assieme, discutere, leggere, assistere a proiezioni, concerti, presentazione di libri e studiare – scrive la Camera del Lavoro, insieme ad Anpi, sulla propria pagina Facebook -. Sì anche studiare, sabato, domenica, la sera, quando biblioteche, università, scuole sono chiuse e non accessibili e senza per forza dover ordinare una consumazione che li autorizzi ad occupare il tavolino del locale pubblico.
E’ altrettanto raro se non impossibile trovare in una periferia saccheggiata dall’invasione di centri commerciali e “non luoghi”, un’esperienza consolidata, nata dall’esigenza di creare un luogo di aggregazione per i giovani e diventata, in 30 anni di attività, punto di riferimento per il quartiere e non solo, grazie alla qualità degli eventi e delle proposte scaturite dal CSOA Zapata. È innegabile che lo Zapata si trovi all’interno di un bene pubblico ed è perciò necessario, verificate le condizioni che 30 anni fa hanno determinato la nascita di questa importante realtà cittadina, che il Comune abbandoni atteggiamenti preconcetti, valuti le potenzialità dello Zapata per quello che ha dimostrato essere in questi decenni e per quello che rappresenta per Genova e con uno sguardo collettivo, lungimirante ed intelligente trovi soluzioni idonee a garantire la permanenza dello Zapata e la prosecuzione delle attività».


Foto: pagina Fb Cgil Genova
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