Marassi, incendio appiccato in cella e lancio di telefonini. Situazione sempre più critica
Nel carcere della Valbisagno ci sono 680 detenuti a fronte di una capienza regolamentare prevista in 497. Si moltiplicano aggressioni anche alla Polizia penitenziaria, autolesionismo e problemi legati a detenuti con problemi mentali. La situazione è esplosiva


Stavolta a mettere a rischio la sua incolumità e quella dei compagni è stato un trentenne che ha dato fuoco a un lenzuolo e si è barricato nel bagno della cella. Gli altri detenuti hanno rischiato un’intossicazione, evitata solo per un soffio solo grazie all’intervento della Polizia penitenziaria. Gli agenti hanno prima messo in salvo gli altri detenuti che stavano soffocando a causa del fumo sprigionatosi, poi hanno spento le fiamme con un estintore. Infine sono riusciti a far uscire dal bagno il contestatore.

L’uomo aveva usato dell’olio per impregnare il lenzuolo, poi lo ha dato alle fiamme. Il gesto è stato messo in atto per chiedere dei sonniferi.
Nel frattempo i detenuti dell’intero reparto, raggiunti dal fumo, avevano messo in atto una protesta rumorosa battendo le stoviglie contro le sbarre.
Ieri è avvenuto anche un lancio di micro telefoni all’interno, intercettato dalla Polizia Penitenziaria. Il pacchetto è stato lanciato alle 14 dal lato più vicino allo stadio e un detenuto era già riuscito a recuperarlo.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.