Trasporti 

Trenitalia, i treni accumulano ritardo, poi scompaiono dalle tabelle. Viaggiatori imbufaliti

Ci scrivono alcuni lettori che hanno atteso il treno delle 9:38 da Nervi per Camogli: «Di 5 minuti in 5 minuti il treno ha raggiunto i 70 minuti di ritardo senza alcuna spiegazione. Abbiamo preso quello delle 10:38 che è un carro bestiame». Il treno è sparito anche dalle tabelle sul sito internet delle Ferrovie dove tutti risultano in orario

Sul sito c’è una bella lista di treni in orario, col pallino verde. Solo uno, quello da Roma, è in ritardo di 9 minuti. Questo perché il treno che doveva partire da Nervi per Camogli, dopo aver sommato a 5 minuti alla volta ben 70 minuti di ritardo, è scomparso da ogni comunicazione. Nessuna informazione sulle motivazioni è stata data agli utenti e il fortissimo ritardo, con conseguente soppressione, è sparito da tutti i radar: la politica di comunicazione delle Ferrovie che fa semplicemente sparire ogni informazione sui peggiori disagi crea ulteriori difficoltà agli utenti, non dà informazioni e mistifica le informazioni sulla regolarità del servizio.

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«Siamo alle solite: il treno delle 9:38 da Nervi per Camogli ha accumulato a 5 minuti alla volta 70 minuti di ritardo – ci scrive Lia -. Non ci sono state fornite motivazioni. Ieri il treno delle 12 e 45 è partito da Brignole con 25 minuti di ritardo avendo dovuto sostituirlo per – sembrerebbe – un guasto alle porte. Era un treno Pop, quindi di ultima generazione. I disagi si ripetono continuamente e non vengono fornite adeguate informazioni. Alla fine abbiamo preso quello successivo, delle 10:38, strapieno. Siano tutti in piedi perché Trenitalia hanno concentrato 2 treni in uno. Una donna salita a Principe su questo secondo treno dice che lì li hanno fatti scendere tutti dal primo per un guasto».

«Quello che manda in bestia gli utenti è che annunciano i ritardi ogni 5 minuti, sommandoli ai precedenti – prosegue Lia -. Il treno che aspettavo, 5 minuti dopo 5 minuti, è arrivato a 70. Potrebbero dire quando un treno viene soppresso, cosi uno si regola. Io oggi sono in festa e sarei andata a passeggiare nei parchi invece che aspettare alla stazione. Il ritardo di ieri, invece, mi è costato un ritardo di 25 minuti sul lavoro: avrei potuto scegliere di prendere il bus se avessi saputo subito che non sarebbero stati 5 minuti».

In copertina: foto d’archivio

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