Conte a Genova: «Il ponte non lo ha ricostruito Bucci». Pioggia di comunicati “contro” del centrodestra
L’ex presidente del consiglio e leader del M5S, oggi a Genova per sostenere la campagna elettorale del candidato sindaco del centrosinistra Ariel Dello Strologo, ha detto «C’è stato un decreto del sottoscritto, con governo del sottoscritto, con finanziamenti del sottoscritto». Da lì è cominciato l’invio di una serie di critiche da parte dei partiti di centrodestra che sostengono Marco Bucci

Giuseppe Conte era partito dicendo di non voler fare polemica, ma dopo qualche secondo ha rivendicato di fatto il merito della ricostruzione del ponte spiegando che il commissario straordinario Marco Bucci «è stato bravo a fare interpretare i perimetri che abbiamo delineato» e ha aggiunto che il ponte Genova Sa Giorgio è stato realizzato dalle aziende che lo hanno costruito con «fatto un lavoro di sistema, come va fatto in questi casi e lui ha collaborato».
«Addirittura prendersi tutti i meriti quando il decreto e i finanziamenti ce li abbiamo messi noi, mi sembra esagerato» ha concluso l’ex premier.

Le reazioni nelle note dei partiti di centrodestra
Vince Genova

Vince Genova a Conte: fosse stato per il suo partito che non voleva usare gli esplosivi le maestranze sarebbero ancora smontando il Morandi con la mazzuola. L’ex avvocato del popolo arriva a negare quanto è chiaro al mondo: se abbiamo avuto il Ponte San Giorgio in tempi record è solo grazie al lavoro del commissario Bucci che ha saputo vincere una sfida nonostante molti remassero contro. Come non ricordarsi di quando Conte stesso si fosse messo di traverso per la sua nomina di commissario? Come non ricordarsi quando il suo partito, i Cinque stelle, sponsorizzavano l’idea folle di non ricorrere all’esplosivo per la demolizione del troncone ma di ricorrere alla tradizionale mazzuola? Come non ricordarsi che è per responsabilità del suo partito della decrescita e del No ad oltranza se la Gronda non esiste ancora, un’opera che se fosse stata realizzata avrebbe probabilmente evitato il collasso del Morandi? Non è di certo con il dilettantismo allo sbaraglio ministro Toninelli, gaffeur di professione, che è stato ricostruito il nuovo Ponte. È vero che il ponte è stato ricostruito da mille tecnici e operai che hanno lavorato giorno e notte, come mai nella storia contemporanea della Repubblica, abbiamo visto fare, ma è solo grazie alla guida di un grande sindaco e commissario che un’impresa storica è diventata realtà. L’ex avvocato del popolo se ne faccia una ragione: i genovesi non si bevono le sue sgangherate arringhe”.
Toti per Bucci

E con quella di Conte, speriamo di averle sentite tutte. Dopo che il candidato sindaco Ariel Dello Strologo ha sostenuto che il “Modello Genova” non deve essere preso ad esempio, il leader dei 5 Stelle arriva e prova a intestarselo come merito, rivendicando di aver rifatto lui il ponte in meno di due anni – recita una nota della Lista Toti per Bucci -. Ci limitiamo a ricordargli che il lavoro compiuto sul territorio e con le aziende dal commissario all’Emergenza, Giovanni Toti, e dal commissario alla Ricostruzione, Marco Bucci, ha permesso di realizzare, presto e bene, un’opera che nessuno immaginava potesse vedere la luce così presto . Forse Conte si confonde con il progetto di “ponte di Toninelli”, quello che il suo ministro sognava dedicato alle passeggiate delle famiglie e alle occasioni di socializzazione. O forse l’ex premier dimentica quando il suo movimento strepitava perché si fermasse tutto per togliere le concessioni ad Aspi, che invece nel frattempo ha pagato tutte le fatture dei lavori, presentate dai commissari che a tempo di record hanno restituito uno splendido viadotto sul Polcevera. Il lavoro incredibile dei commissari Toti e Bucci è stato riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo, confermato dall’attenzione di moltissime testate giornalistiche internazionali che hanno intervistato gli amministratori liguri per raccontare come sia stata possibile una simile impresa.
Lega

Il candidato della Lega Federico Bertorello: Certo che Giuseppe Conte ha proprio una gran faccia tosta a prendersi meriti non suoi sul ‘ modello Genova’ e sulla ricostruzione del Ponte dicendo che non è stato Bucci a farlo. Ricordo a Conte che senza il sindaco Bucci e senza l’intervento del deputato della Lega Edoardo Rixi, allora viceministro alle Infrastrutture, e della Lega stessa, oggi non saremmo qui a raccontare l’operazione di ricostruzione dopo il crollo del Morandi, visto che proprio i 5 Stelle avevano osteggiato la nomina di Bucci a Commissario straordinario. Si vede che per mancanza di argomenti Conte ha deciso di attribuirsi meriti non suoi, farebbe invece meglio a occuparsi del comportamento dell’esponente locale del suo partito Fabio Ceraudo, che ieri con un gruppo di facinorosi ha interrotto un convegno della Lega in modo antidemocratico. ‘Un bel tacer non fu mai scritto” mi sembra l’espressione più appropriata alle dichiarazioni odierne del leader del M5S.
Genova Domani

Riuscire a sostenere che Marco Bucci non abbia avuto un ruolo centrale nella demolizione di ponte Morandi e della realizzazione del viadotto San Giorgio è davvero ridicolo. E’ troppo anche per chi, come noi, in quegli anni è stato parte del Movimento Cinque Stelle e sostenitore dell’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte – lo dichiarano Elisa Lanari e Antonello Sciacca, oggi candidati in consiglio comunale con la lista Genova Domani-Bucci sindaco e consiglieri municipali uscenti del Movimento Cinque Stelle -. Noi che in quel territorio ci abbiamo vissuto e che con Bucci ci siamo confrontati, spesso anche animatamente, non possiamo che sottolineare come il ruolo del sindaco/commissario sia stato determinante in quello che è stato uno straordinario risultato per l’Italia, non solo per Genova. Altrimenti perché lo stesso Conte avrebbe dovuto rimarcare a più riprese come Marco Bucci fosse il profilo più adatto per gestire quella complicata situazione? Il lavoro compiuto ha fatto sì che la popolarità del sindaco di Genova sia diventata mondiale. E mentre nessuno negherebbe che se non ci fosse stata la stima e la piena collaborazione dei governi Conte si sarebbero arrivati in fondo così presto e bene, dall’altra parte si arriva a delegittimare Bucci del proprio operato: è quasi offensivo. Eppure nessuno di noi può dimenticare come l’ex premier, nel giorno dell’inaugurazione del nuovo ponte San Giorgio, si sia riservato una passerella sul viadotto da solo a braccetto con Bucci e a favore di telecamere, quasi a rimarcare la paternità della scelta del commissario. Conte oggi avrebbe potuto risparmiarsi una battuta così infelice che dimostra ancora una volta che abbiamo fatto bene a lasciare il M5S.
Alle 21 è arrivata una nota del M5S, che aggiungiamo

«La narrazione del centrodestra ormai supera persino la fantascienza – dichiarano i candidati del M5S alle Comunali –. Non solo: rileggendo la nota della Lista Toti per Bucci, ci viene quasi il sospetto che la compagine arancione non sappia né leggere, né comprendere la lingua italiana. Diversamente dal sindaco di Genova e dal governatore della Regione, infatti, il M5S mai ha detto di aver “costruito” il ponte San Giorgio. Questa semmai è una mistificazione tutta del centrodestra, che ci ha già ampiamente ricamato sopra facendoci non una, ma due campagne elettorali. Conte, infatti, ha parlato di decreti e finanziamenti e quelli sì che sono merito del M5S al Governo e di nessun altro. Comprendiamo tuttavia che il centrodestra ormai si sia talmente incardinato sulle frottole che da anni rifila ai cittadini, da non sapere più come uscire da questo tunnel».
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