diritti e sociale 

La musica dell’Accademia del Chiostro nelle Rsa genovesi

Con le musiche eseguite dal soprano Stefania Pietropaolo e dall’Ensemble di archi dell’Accademia del Chiostrodiretti dal Maestro Massimo Vivaldi, il concerto registrato presso l’Albergo dei Poveri è stato il momento conclusivo di un progetto più ampio che ha già visto i musicisti impegnati in una serie di registrazioni di spettacoli musicali dedicate agli ospiti di alcune RSA presenti sul territorio genovese e consegnate in occasione della Festa Europea della Musica lo scorso 21 giugno. Questo progetto è stato reso possibile al Patto di sussidiarietà “Anziani: Ben- essere in Liguria” finanziato attraverso Regione Liguria dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali

In seguito anche la Fondazione della Compagnia di San Paolo ha creduto nella bontà del progetto e ha finanziato e sostenuto altre registrazioni come questa che il giorno 8 dicembre è stata consegnata  alle RSA coinvolte nel progetto iniziale (RSA Valpolcevera – distretto 10; Villa Duchessa di Galliera RSA e Centro Diurno – Casa Don Guanella RP e Centro Diurno – distretto 11; ASP Brignole RSA Doria – distretto 12; RSA Tegole sul Mare – Centro Socio Riabilitativo Franco Basaglia – distretto 13) ma anche a tutte coloro che ne faranno richiesta.

«L’arrivo della pandemia, con l’arresto improvviso delle abitudini quotidiane, sociali, famigliari e professionali, ha trovato chiunque emotivamente ed organizzativamente impreparato. Anche le persone che vivono in RSA hanno dovuto fronteggiare le conseguenze delle misure di sicurezza, che hanno costretto gli Enti gestori a rimodulare le attività che danno significato e ritmo agli ospiti – spiegano all’Accademia del Chiostro -. Il lockdown ha sollecitato a confrontarsi con la mancanza di occupazioni e routine consuete che scandiscono la giornata. Come spesso accade nei momenti di crisi, le persone hanno messo in moto le proprie capacità di adattamento e riorganizzazione. La persona che vive in RSA mette in gioco queste capacità di adattamento già dal momento in cui decide di vivere la propria vita all’interno di una residenza sanitaria. L’anziano si trova a dover adattare abitudini, routine, tempi, relazioni, ruoli a quelli di un’organizzazione, che applica per la maggior parte dei casi piani di lavoro e programmi di attività già strutturati e definiti nei tempi e negli spazi. Il processo di adattamento spesso richiede molto tempo ed energie e purtroppo a volte la nuova realtà non viene mai del tutto accettata. L’ambiente umano e sociale ha subito un enorme cambiamento, influenzando la persona e il suo benessere. L’interruzione improvvisa delle visite da parte dei famigliari è stata forse il primo grande cambiamento percepito; l’assenza dei punti di riferimento e del legame con il mondo esterno ha fatto comprendere agli ospiti che qualcosa stava succedendo. Anche la difficoltà di poter stare con residenti di altri reparti e di condividere con loro parte della propria giornata e routine ha segnato notevolmente l’anziano. Infine anche la relazione con gli operatori è mutata: per molti residenti gli operatori diventano dei riferimenti fondamentali e la loro assenza, dovuta a riorganizzazioni interne o a motivi di salute, ha ulteriormente scosso la loro vita. Le limitazioni hanno anche costretto la riduzione dei contatti fisici fra residenti e operatori e l’utilizzo dei DPI ha ridimensionato tutti quegli aspetti di comunicazione verbale, paraverbali e non verbale. In questo periodo gesti che accompagnano il vivere quotidiano, spesso scontati, sono stati messi sotto la lente. Abbracci, strette di mani, contatti di vicinanza, da sempre svolti con naturalezza, in questo periodo sono passati dall’esser immediati e spontanei a controllati e consapevoli. La mancanza o il controllo di questi gesti e le difficoltà conseguenti ai DPI ha portato ad un impoverimento delle relazioniNell’ottica di ricollegarsi con un mondo che è rimasto veramente chiuso Accademia del Chiostro ha proposto questo ciclo di concerti che sono stati fruiti on line, ma l’intenzione sarà quella di proseguire un percorso non solo culturale ma specialmente formativo a livello umano auspicando nel 2022 di poter proporre all’interno delle RSA. La caratteristica dell’orchestra è l’unione di giovani talenti emergenti e artisti che vantano nel loro curriculum esperienze di altissimo livello in contesti nazionali e internazionali. L’affiatamento è straordinario e deriva da una collaborazione pluridecennale».

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