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Bucci: «Al Museo della Città si entrerà gratis» – VIDEO

Presentato il progetto. Prima tranche di finanziamento dalla Fondazione San Paolo: 1 milione e 600 mila euro. Il Sindaco punta al “fine lavori” a dicembre 2021. L’assessore Grosso: <Si tratta di una nuova concezione narrativa e museale, in stretto rapporto tra fisico e digitale e in grado in grado di esprimere una forte identità>
Una sorta di tribuna (con sotto i pezzi in esposizione) che somiglia all’idea progettuale di Bruno Gabrielli di qualche decennio fa. Il progettista Ico Migliore: <La conoscevo ma non mi sono ispirato a quella>

Limporto complessivo dei lavori è di 2.688.372 euro. La Fondazione San Paolo ha finanziato la prima tranche (1.600.000), la seconda ha un valore di 340 mila euro. la terza 748.371 euro.
L’affidamento lavori è previsto per il febbraio 2021, l’avvio per il 1º aprile, il termine per il 31 dicembre del prossimo anno.

Il progetto sembra avere parecchie assonanze strutturali con l’idea progettuale dell’architetto Bruno Gabrielli risalente agli anni ’80-’90, ma il progettista, architetto Ico Migliore, sostiene di non essercisi ispirato, pur conoscendolo.

Il progetto di Gabrielli, che fu anche assessore all’Urbanistica, prevedeva una struttura richiudibile alla necessità (sotto: il disegno della struttura chiusa)

Aggiornamento- ci spiega Francesco Rosadini: Il progetto “a forma di nave” che non è il progetto Gabrielli “richiuso”, ma il progetto di concorso di Fernanda Sabatelli, Eleonora Ariano e Maurizio Gay. Credo sia utile ricordare che entrambi i progetti erano concorrenti al concorso di idee indetto nel 1990 dal Comune di Genova per il restauro della Loggia dei Mercanti. E che entrambi non si sono classificati. Bruno Gabrielli non era primo firmatario del progetto ma partecipava nel team con capogruppo Mariri Viardo e con Enrico Pinna, Ferdinando Bonora, Danila Campo, Claudia Burnengo, Maria Paola Chiarlone, più alcune aziende consulenti>.

«Le nostre origini, la storia e la tradizione, la cultura e i costumi: tutto questo in un unico luogo fisico. È l’obiettivo del Museo della Storia della Città, un posto dove i turisti potranno scoprire chi siamo e i genovesi potranno riscoprire di chi siamo figli: chi eravamo nel passato per capire chi vogliamo essere nel futuro – ha dichiarato il sindaco Marco Bucci – La riscoperta del nostro orgoglio, lo spirito di appartenenza alla comunità sono valori che in questi anni abbiamo toccato con mano, anche a causa di eventi che non avremmo mai voluto vivere, ma che hanno dimostrato la vera essenza di noi genovesi. Dopo aver apprezzato nuovamente la bandiera di San Giorgio come simbolo che ci unisce, tra poco avremo anche la possibilità di rivivere secoli di storia gloriosa. Un sentito ringraziamento alla Fondazione Compagnia di San Paolo che ci ha voluto seguire in questo importante e prezioso progetto».

«Si tratta di una nuova concezione narrativa e museale, in stretto rapporto tra fisico e digitale e in grado in grado di esprimere una forte identità. Il Museo della Storia della Città sarà un luogo iconico di auto rappresentazione urbana, e al suo interno si potrà respirare la magnificenza di un passato ricco di gloria, operosità e spirito di iniziativa. Elementi di una genovesità caratterizzata da un ampio sviluppo territoriale e da un forte slancio verso il nuovo» ha commentato l’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso.

Il progetto, dal costo complessivo di circa 2 milioni e 700 mila euro, è suddiviso in tre lotti: i primi due, che verranno appaltati prossimamente tramite gara, riguardano la progettazione e l’allestimento, mentre il terzo riguarderà il completamento del museo.

La Fondazione Compagnia di San Paolo sostiene progettazione esecutiva ed opere dell’intervento, con un importo complessivo di 1 milione e 600 mila euro, previsto nell’ambito del Protocollo Quadro 2019-2020 con il Comune di Genova.

«La nostra Fondazione opera per valorizzare le identità culturali e creative di ogni territorio e per renderlo più fruibile e attrattivo nei confronti del turismo. Il Museo della Storia di Genova e l’importante recupero della Loggia della Mercanzia rappresentano un’opportunità di crescita sia per la città sia per le persone che la abitano e che lo sceglieranno come spazio in cui far nascere nuove occasioni di conoscenza, di lavoro e di sviluppo. È con questa convinzione – ha dichiarato Alberto Anfossi, segretario generale della Fondazione Compagnia di San Paolo – che abbiamo accettato di affiancarci alla città di Genova nella realizzazione di un bene comune, un museo che ne racconti la storia perché anche le prossime generazioni possano beneficiare di questa ricchezza, perché pensiamo possa essere un elemento identitario per i cittadini e di attrattività per i visitatori perché, infine, riteniamo sia un’occasione per mostrare come la ridestinazione e il recupero di un bene possano creare le condizioni per offrire una visione sostenibile della cultura, da un punto di vista economico e sociale».

Il progetto per la nuova Loggia, firmato dallo studio milanese Migliore+Servetto Architects in partnership con lo studio genovese Go- Up Architects, definisce uno spazio inclusivo e ospitale dove andare e dove voler tornare. Una “camera delle meraviglie” dove scoprire (o riscoprire) la forte identità della città e dei suoi aspetti peculiari, nello stretto rapporto tra tradizione e innovazione, tra persone e territorio.

«È il primo esempio di museo aperto e narrante, con una forte vocazione urbana. Uno spazio che non si chiude in se stesso, ma al contrario si definisce come terzo spazio nella città, come luogo di condivisione, approfondimento e conoscenza del territorio e della sua identità – ha spiegato l’architetto Ico Migliore – Un museo che, nel rispetto delle caratteristiche e del valore storico del luogo, reinterpreta la funzione originaria di scambio e di incontro traducendola in un nuovo concetto di ospitalità culturale». 

La grande scalinata interna guida il visitatore in un duplice percorso museale: verso il piano terra, dove si sviluppa il museo dedicato alla storia di Genova, e verso l’alto, in un luogo di scambio e approfondimento che offre uno sguardo sul presente e il futuro del territorio genovese. Sull’ampia volta si sviluppa una proiezione immersiva visibile sia dall’esterno che dall’interno dell’edificio, a valorizzare la vocazione inclusiva di questo museo, capace di aprirsi alla città.

«La cinquecentesca Loggia dei Mercanti, uno degli edifici più rappresentativi della storia cittadina, ospiterà il Museo della Città, grazie ad un progetto fortemente voluto dall’ amministrazione comunale, per il quale la Soprintendenza ha fornito il proprio contributo per gli aspetti di competenza – ha aggiunto Manuela Salvitti, sovrintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio della città metropolitana di Genova – La Loggia tornerà così ad assumere un ruolo centrale, connesso con la città per raccontarla e creare una sorta di porta di ingresso e di hub per il cittadino e il turista. Questo nuovo museo si delinea infatti come punto di inizio di un complesso itinerario di visita agli straordinari musei genovesi e alla conoscenza del sorprendente patrimonio storico artistico della città».

«Sono felice di rappresentare il Municipio in questa importante occasione in cui il sindaco Bucci e l’assessore Grosso confermano la volontà, più volte dichiarata dall’amministrazione comunale, di puntare sul centro storico per rafforzare il già positivo riscontro dell’interesse turistico per la nostra città – ha affermato il presidente del Municipio Centro Est, Andrea Carratù – Il Museo della Storia della città è importante non solo per il turista che viene a Genova, ma anche per ricordare a tutti noi genovesi che tutelare la memoria del nostro passato significa comprendere chi siamo per esserne orgogliosi e per prenderne esempio, per far tornare Genova una importante realtà nel Mediterraneo e in Europa».

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