Identificato uno dei morti per il maltempo, è il dipendente di un’azienda genovese
Otto sono i cadaveri recuperati in Liguria dopo l’allerta. A uno di questi è stato dato un nome, si tratta dell’operaio sessantenne Carmelo Alfonso e lavorava per Docks Lanterna, azienda con sede a Genova che si occupa del ciclo dei rifiuti
L’uomo abitava ad Airole, in Val Roja. La sua auto, una Fiat Panda, è precipitata in una voragine aperta dalla furia delle acque sulla SS20. Era partito nella notte tra venerdì e sabato per andare a lavorare, ma al lavoro non è mai arrivato ed era, quindi, considerato disperso. Il cadavere è stato ritrovato domenica sul bordo del fiume in località Trucco (Ventimiglia). I familiari, che hanno riconosciuto il corpo, chiedono ora di sapere se quella strada non dovesse essere chiusa per le sue condizioni in seguito al maltempo.
Secondo il presidente della Regione Giovanni Toti, prima del riconoscimento del cadavere dell’operaio, c’erano <varie ipotesi> circa l’identità dei corpi. <Di sicuro – aveva detto – non sono persone provenienti dalle nostre Regioni, non ci sono scomparsi né in Liguria né in Piemonte. Anche i francesi non ci confermano la possibilità che siano cadaveri di loro connazionali, quindi stiamo ancora analizzando il caso>.
Sempre secondo il governatore Toti i morti, con molta probabilità, potrebbero provenire da un camposanto devastato dalla furia delle acque in territorio francese.
Agli 8 cadaveri, di cui solo uno per ora identificato, si aggiungono i due operai morti ieri a Bajardo, schiacciati dalla ruspa con sui stavano lavorando.
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