Cronaca 

Conte e Toti puntano a riaprire i negozi in anticipo rispetto al previsto

Il Presidente del consiglio pensa di poter anticipare qualche apertura prima del 18 maggio, quello della Regione pensa all’11, se possibile in accordo col Governo <ma potremmo comunque individuare qualche situazione>. Si parla di negozi non alimentari, parrucchieri, estetisti e pubblici esercizi – I DATI DELLA GIORNATA

Domani, all’incontro tra Stato e Regioni, Giovanni Toti chiederà la modifica del decreto nazionale che attualmente impedisce agli enti di fare salti in avanti rispetto alle decisioni statali. Se la otterrà, emetterà l’ordinanza di apertura già lunedì della settimana prossima. Intanto il Prefetto di Ferrara ha fermato l’ordinanza del sindaco Alan Fabbri che prevedeva la riapertura dei negozi non alimentari da lunedì. Segno che senza l’ok del Governo, finché non sarà variato il testo del decreto, nulla si può riaprire in anticipo con ordinanze comunali. Anche l’ordinanza della Regione Calabria che andava nella stessa direzione (per la precisione, punta a consentire il servizio ai tavoli esterni dei locali da lunedì) era stata impugnata dal Governo. Ieri mattina l’avvocatura dello Stato aveva rinunciato alla procedura accelerata con la richiesta di decreto cautelare monocratico al presidente del Tar di Catanzaro. L’udienza collegiale che esaminerà il ricorso è stata fissata per sabato alle 9.30.

Il presidente del consiglio Giuseppe Conte (che però punta ad aprire solo i negozi prima del 18 maggio, valutando sia la situazione, sia il piano per la sicurezza in via di preparazione) ha detto che <Dal governo non c’è alcuna volontà di protrarre questo lockdown residuo>.
<Se c’è la possibilità di anticipare qualche data, possiamo anche valutare delle aperture ulteriori> ha aggiunto parlando dei negozi non alimentari, concludendo <siamo nelle condizioni di un piano che ci consenta di tenere sotto controllo la curva del contagio anche a livello territorialmente molto circoscritto>.

La riapertura di parrucchieri ed estetisti è fissata dal decreto nel 1º giugno, ma, intervistato da La7, il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha dichiarato che è possibile pensare di riaprire alcuni esercizi anche prima.


Intanto, oggi, in Liguria, i contagi sono stati 76 (in totale 8.551 dall’inizio dell’epidemia) mentre i morti sono stati 11 (1243 dall’inizio dell’epidemia)
Aumentano, invece, i guariti non più positivi che sono 2218 (150 più di ieri).
In Lombardia, oggi, sono stati 764 nuovi positivi (il 52,9% dei nuovi contagi). Tra le altre regioni più colpite, l’incremento è di 165 casi in Piemonte, di 104 in Emilia Romagna, di 77 in Veneto, di 26 in Toscana, di 76 in Liguria e di 81 nel Lazio. In Campania, invece, i nuovi casi sono solo 9. Il dato settimanale dei contagi in Liguria è sopra la media, come in Piemonte e in Lombardia, dove oggi si concentrano 222 dei 369 morti.

Fonte: ministero della Salute

DECESSI DI PAZIENTI COVID-19 POSITIVO 06 MAGGIO 2020 (dalle 14 del 5 maggio alle 14 del 6 maggio) in Liguria.
ASL 1: nelle ultime 24 ore si è registrato il decesso di una donna di anni 80 ricoverata all’ospedale di Sanremo e residente nella provincia di Imperia
ASL 2: 1 decesso, donna di 95 anni della Provincia di Savona
ASL 3 (Villa Scassi): nelle ultime 24 ore non si sono registrati decessi
ASL 4: segnala il decesso di una donna di anni 99, deceduta il 6 maggio, presso Reparto Covid Sestri Levante e residente a Cogorno
ASL 5: nelle ultime 24 ore non si sono registrati decessi
GALLIERA: segnala il decesso di una donna, di Genova, 89 anni, decesso avvenuto il 6 maggio, presso Malattie Infettive
POLICLINICO SAN MARTINO: nelle ultime 24 ore si è registrato il decesso di un uomo di 80 anni, nato a Davagna e residente a Genova presso il Maragliano


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