Pizzaiolo da asporto va a prendere lo stracchino dal grossista. Multato per 373 euro
Partito da Quinto dove abita, stava andando ad Avegno, sopra a Recco, dal suo abituale fornitore, ma la Guardia di Finanza lo ha fermato sostenendo che dovesse andare a comperare alla Metro (per cui avrebbe dovuto percorrere più di 16 km in più e che è comunque chiusa la domenica) e lo ha sanzionato per 370 euro. Stasera gli mancherà la merce e non potrà lavorare a pieno ritmo

Graziano Carrozza, titolare della pizzeria da asporto “La Lampara” a Pieve Ligure, ieri sera ha quasi finito lo stracchino. Ne aveva più soltanto 4 chili, insufficienti per le ordinazioni della serata. Così, stamattina alle 8, è salito sulla sua Bmw (in fondo doveva comperare solo lo stracchino, anche se in grande quantità: 8 chili) e s’è messo in macchina ed è partito da Quinto per andare a Recco, attraversando il levante e Bogliasco come avrebbe fatto comunque per andare al suo negozio, poi proseguendo per pochi chilometri attraverso Sori fino ad arrivare alla sede di Picasso Distribuzioni, grossista di formaggi e salumi in via Arbora ad Avegno, sopra a Recco. Proprio nel comune litoraneo del levante è stato fermato dalla Guardia di Finanza, giusto sulla strada per Avegno. Ha spiegato ai militari quello che stava facendo: stava, appunto, raggiungendo il suo grossista. Ovvio che, sia per ragioni economiche sia di qualità (per la focaccia al formaggio serve uno stracchino particolare che non viene venduto dai supermercati ed è questa la ragione, insieme alla temperatura del forno, per cui tanti “cuochi” fai da te domestici non riescono a farla a casa) non è possibile per una pizzeria da asporto fare acquisti al supermercato. E la Metro è molto più lontana, oltre che chiusa la domenica, come la Sogegross.
<I finanzieri mi hanno multato perché secondo loro non posso andare dal mio fornitore ad Avegno. Mi hanno detto che sarei dovuto andare a comprare alla Metro, a Bolzaneto, perché fa parte del comune dove abito, Genova, anche se a me viene molto più comodo e vicino andare sopra a Recco per poi portare la merce nella pizzeria da asporto nel comune di Pieve Ligure, e, comunque, preferisco dare da mangiare a un fornitore più piccolo piuttosto che a una multinazionale> spiega Graziano. La Metro, infatti, è una mega azienda con sede principale in Germania, quotata alla borsa di Francoforte e con 64.3 miliardi di incassi annui (nel 2007). I piccoli grossiti italiani sono molto in difficoltà perché hanno perso tutti i clienti ristoratori che sono chiusi per quarantena. Le pizzerie da asporto sono quasi le uniche attività che in questo periodo sono aperte e comperano ancora.
<Mi chiedo perché ci venga concesso di tenere se poi non possiamo andare a comprare il materiale che ci serve – commenta amaro il piazzaiolo -. Questo non è prevenzione, è fare cassa>.
Graziano aveva già telefonato per farsi preparare la merce: 8 chili di stracchino. La bolla era già pronta. Si trattava solo di ritirare.
Abbiamo voluto controllare su Google Maps le distanze e abbiamo scoperto che se l’artigiano fosse andato alla Metro invece che dal suo abituale fornitore avrebbe percorso ben 16,3 km in più. Peraltro oggi la Metro è chiusa e il pizzaiolo non avrebbe potuto andarci comunque.


Ora a Carrozza non resta che fare ricorso. Stasera lavorerà con quel poco stracchino che gli è rimasto e gli altri ingredienti di cui era rifornito. Gli rimane il dubbio: potrà fare acquisti presso il suo abituale fornitore, percorrendo una strada più corta, o sarà obbligato a fornirsi presso la mega azienda tedesca più lontana, nel grande comune di Genova, ma non nello stesso in cui gestisce la sua attività?
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