Ponte Morandi 

Nella prima decade di novembre il secondo impalcato del nuovo ponte

Dopo il varo del primo impalcato, stanno andando avanti i lavori per le pile: la 4, 5 e 6 (tra queste ultime è stato posizionato l’impalcato) sono già terminate; la 7 e la 9 sono in fase di ultimazione, mentre per completare la 8 manca solo l’ultimo getto

(Foto di Marco Pelizza)

Salini Impregilo e Fincantieri stanno procedendo nella la costruzione del ponte, ideato da Renzo Piano, che sarà lungo 1.067 metri, con 18 pile di cemento armato e 19 campate che costituiranno la travata continua dell’opera. Un’infrastruttura imponente e sostenibile, dotata di pannelli fotovoltaici che ne garantiranno l’approvvigionamento energetico, mentre all’interno dell’impalcato saranno realizzati impianti di deumidificazione dell’aria per evitare la corrosione dei materiali.

<Un’opera con una altissima componente innovativa. Tutte le attività di sicurezza e controllo saranno infatti gestite all’interno di un centralizzato fabbricato tecnologico, con il supporto di robot incaricati di realizzare le ispezioni strutturali del ponte e la manutenzione ordinaria – dicono i costruttori -. È anche per queste ragioni che Salini Impregilo, protagonista con Fincantieri ed Italferr, del progetto per la ricostruzione del viadotto sul Polcevera, è orgogliosa di partecipare ad un’opera che sarà un esempio di come l’Italia può ripartire grazie alla collaborazione tra grandi gruppi privati e istituzioni. Perché realizzare questo ponte contribuirà a far diventare Genova un grande hub europeo per il commercio internazionale e il trasporto delle merci verso il Nord>.

<Il nuovo ponte sul Polcevera – concludono i costruttori – promette di diventare un simbolo per il Paese e una prima occasione per toccare con mano gli effetti importanti del Progetto Italia, l’operazione di consolidamento industriale guidata da Salini Impregilo. All’interno del ponte lavorano già oggi i tecnici e le maestranze della Cossi, società sull’orlo del fallimento acquistata da Salini Impregilo per valorizzarne le tantissime eccellenze>.

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