Ponte Morandi 

Ponte Morandi, domani la rimozione della prima trave. Presenti Conte e Toninelli

Ecco come funzionerà il meccanismo che porterà a terra il pezzo di ponte da 900 tonnellate
Come funzionano gli strand jack che porteranno la trave in basso
Ad alzare l’attenzione mediatica sarà la presenza del presidente del consiglio Giuseppe Conte e del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli

La rimozione del primo pezzo della trave del moncone di ponente del Ponte Morandi è stata trasformata da intervento tecnico a “cerimonia”. Il simbolo di un passo avanti fondamentale verso la soluzione dell’immane problema che ha investito la città al 14 agosto scorso.

C’è però anche la possibilità che la cerimonia si protragga nel tempo, perché la grande gru che sarà utilizzata per sollevare le oltre 900 tonnellate della trave lunga 36 metri e larga 18 metri tra le pile 7 e 8 del ponte e farla scendere per quasi 50 metri fino a terra non può lavorare in sicurezza in condizioni di vento forte. Oggi, intanto si sta allestendo tutta la procedura. Quattro gli strand jack che porteranno a terra la trave che sono in corso di posizionamento. Entro stasera saranno collaudati: la trave sarà sollevata di alcuni centimetri e quindi riappoggiata nella sua sede. Ognuno dei 4 martinetti può sollevare 600 tonnellate.

Cosa sono gli strand jack

Lo strand jack è un cilindro idraulico cavo con una serie di cavi di acciaio (i “trefoli”) che passano attraverso il centro aperto, ognuno dei quali passa attraverso due morsetti: uno montato a ciascuna estremità del cilindro.

Il martinetto funziona come un bruco: arrampicarsi (o scendendo) lungo i fili liberando il morsetto da una parte, espandendo il cilindro, bloccandolo, liberando la parte finale, contraendo e bloccando la parte finale prima di iniziare di nuovo. Il dispositivo ha facilità di controllo di precisione.

L’espansione e la contrazione possono essere eseguite a qualsiasi velocità e messe in pausa in qualsiasi posizione. Esistono sistemi di controllo informatici che possono operare 120 martinetti simultaneamente, offrendo la possibilità di preciso controllo del movimento anche su oggetti molto voluminosi come la trave del ponte.

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