Quartieri 

Il muro davanti al portone in via Ferri, gli abitanti della zona temono investimenti di pedone


Aggiornamento: il blitz del sindaco Marco Bucci


 

Non sono solo gli abitanti della casa, in via Ferri, davanti al quale è stato costruito, a un metro di distanza, il muro a protestare (qui l’articolo di ieri). È tutta la gente della zona a temere che qualche pedone possa rimanere schiacciato contro la barriera da un camion che facesse la curva troppo stretta. Nello stretto corridoio, impercorribile comunque da disabili in carrozzina e persone con carrelli e passeggini, c’è un cartello che vieta, appunto, il transito ai pedoni. A parte che bisognerebbe capire come si arriva al portone, alle vicine cantine e ai negozi della palazzata coperti dal muro, l’unico transito possibile, per come sono messi oggi i cartelli, è all’esterno del muro, dove passano auto e camion in grande quantità.

 

 

 

 

 

L’officina di cui si vede l’insegna è chiusa e gli ampi locali locali sono all’asta. Chi la comprerà mai visto che non può servire ad attività produttive che necessitino di movimentazione di colli o materiali ingombranti?
Va detto che il progetto ha 6 anni e, quindi, è tutt’altro che recente, ma il muro fonte di aspre polemiche (impedisce l’entrata e l’uscita di barelle o materiali ingombranti non solo nei locali commerciali, ma anche nel palazzo) è stato alzato da pochi giorni.

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