Riparazioni navali, il sospetto della Fiom
Per la Fiom ha il sapore di un’escusatio non petita preventiva la dichiarazione di ieri deiIì massimi rappresentanti del gruppo Gin delle riparazioni navali che hanno annunciato come, senza interventi chiari su questo settore, abbandoneranno Genova
<Se questa è la richiesta di un confronto serrato in città – dice il segretario generale Fiom di Genova Bruno Manganaro – noi continuiamo ad essere disponibili. Il primo giugno, infatti, abbiamo scritto una lettera alla Regione Liguria, al Comune di Genova, all’Autorità Portuale e alla Confindustria, di cui Bisagno è vicepresidente, preoccupati per il futuro delle riparazioni navali sollecitando la convocazione di un tavolo di confronto. Il silenzio è stata l’unica risposta. Se quello di ieri è stato l’annuncio di scelte già prese, noi dichiariamo sin d’ora che lotteremo per impedire che un altro pezzo di industria si allontani da Genova. Le imprese possono spostare capitali ed impianti senza sofferenze, per i lavoratori non è la stessa cosa: perso un lavoro non ce n’è un altro. Ribadiamo la richiesta che, celermente, ci si trovi tutti intorno ad un tavolo, anche fra soggetti naturalmente conflittuali, per condividere obbiettivi ed eventualmente iniziative a difesa del tessuto produttivo della nostra città e delle sue qualificate maestranze>.
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