E la Pinotti ci mise l’elmetto
C’era da aspettarselo. Indovinate chi è stata la prima ad abbracciare il fuciliere di marina Salvatore Girone appena messo piede a terra all’aeroporto di Ciampino. Niente altri che lei la nostra biondocaschettata ministro della difesa. Portamento altero, come sempre, sobrio tailleur pantaloni nero a evidenziarne l’altezza. Prima ai piedi della scaletta, poi a serrarlo in un ferreo e coinvolgente abbraccio in onore di un anonimo fotografo che a sei minuti dall’ evento, solerte ha postato tutto sulla pagina fb del ministro, su quello del ministero, da cui è rimbalzato, si fa per dire, sulla pagina Twitter del suo fedele segretario quell’Alberto Pandolfo, ingegnere e consigliere comunale dem, che spesso l’accompagna in veste professionale.
Finisce qui la tormentata vicenda del maro’ trattenuto in India, accolto come un eroe, tanto che sarà in tribuna, fra le autorità, per la parata del 2 giugno. Anche se qualcuno osserva che in fondo era solo un militare in servizio che ha commesso un errore.
E dovrebbe essere terminata anche la ridda di voci che davano la nostra ministro in difficoltà dopo Tempa Rossa e la vicenda del Rolex, con la capogruppo dem a palazzo Madama Anna Finocchiaro e Vasco Errani a scaldare i motori per subentrarle.
Ma Roberta Pinotti ha esibito la giravolta, il carpiato e il colpo di reni riuscendo in pochi giorni a risalire in sella. Certo, c’è voluto il colpo di fortuna. Ma non si dice che la fortuna aiuta gli audaci?
E allora l’eccessivo trasporto nell’abbraccio ci sta pure. Girone, in fondo, ha finito per salvare qualcuno per davvero. Anche se, a giudicare dall’espressione di fronte alla Pinotti che lo serra fra le braccia, a lui, che da tanto tempo manca dal nostro bel paese, bisognerà provvedere a spiegare al più presto quello che è successo. O forse il nostro maro’ stanco per il viaggio aveva solo voglia di riabbracciare i suoi familiari, presenti insieme al ministro degli Esteri Paolo Gentiloni nella saletta di attesa di Ciampino. Ma nessuno avrebbe potuto rubarle il primo piano. Inossidabile Pinotti, praticamente inaffondabile e inscalfibile, come un diamante. E ci si perdoni il paragone con una pietra preziosa, che forse, al momento, potrebbe persino apparire subdolo.
Il Max Turbatore
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.