Senza categoria 

Politici runner, soltanto Balleari concede il bis

Tre settimane fa avevamo gioito per il ritorno del nostro ministro della difesa Roberta Pinotti. Tra le miriadi di incontri ufficiali, viaggi e missioni in territorio di guerra, l’ultima nei giorni scorsi, addirittura in compagnia del presidente Sergio Mattarella, il nostro rappresentante nell’esecutivo Renzi era riuscita a prendersi qualche ora di riposo, si fa per dire, e a staccare dal cerimoniale per partecipare alla mezza maratona a Genova. Oggi, però, in occasione della StraGenova non si è ripetuta. Ma, nonostante la manifestazione riuscitissima e partecipata si è trattato di una sorta di amnesia collettiva da parte dei nostri politici. L’unico a postare un’ immagine sulla sua pagina Twitter e’ stato il rappresentante di Fratelli d’Italia e vicepresidente del consiglio comunale Stefano Balleari. Una foto in cui appare in compagnia di Nadia Canepa, consigliere comunale dem. Tanto che il commento cinguettato e’ stato “StraGenova bipartisan con Nadia Canepa e Stefano Balleari”. Gli altri, ove avessero partecipato, hanno preferito l’anonimato. Assente per esempio l’altro consigliere comunale Alberto Pandolfo, anche lui dem, che in occasione della mezza maratona aveva partecipato insieme ad un folto gruppo di amici. Forse richiamato da impegni ufficiali insieme al ministro Pinotti di cui è anche segretario particolare. Assente anche il consigliere regionale Edoardo Rixi, di ritorno da una serata a Savona in compagnia della candidata sindaco Ilaria Caproglio, del governatore Giovanni Toti e del segretario nazionale leghista Matteo Salvini. Forse ancora scosso dal tentativo di aggressione tentato da un gruppo di antagonisti che ha deciso di vietare la libertà di espressione agli esponenti del centro destra riuniti in piazza Sisto IV. Antagonisti fronteggiati dalle “Felpine Verdi” come attesta un tweet dell’altro consigliere regionale Franco Senarega.
Assente anche il governatore Toti che dopo la soiree savonese ha preferito una rilassante passeggiata sulla spiaggia in compagnia del fido cane Arold e del nipote e una comparsata a Fiumaretta ai gazebo dove si raccoglievano le firme per le amministrative di Ameglia, il suo comune di residenza.
Eppero, andando a curiosare in profondità per dare sfogo al mio istinto max-turbatorio, scopro che il nostro ministro della difesa era ampiamente da giustificare per la sua assenza. Giornata densa di impegni più o meno ufficiali, la sua. Prima una lunga intervista su Tg skay24 con Maria Latella nella quale ha chiarito il mistero del Rolex tempestato di brillanti che poi, vista la tempestiva smentita e le successiva querela, mistero non era. Insomma il Rolex non esiste, cioè non esiste quel Rolex di quel valore (circa 43 mila euro), ma c’è n’è un altro di minor valore. Non esistono i gioielli per le figlie di cui avevano parlato fonti di informazione prendendo una bufala. Tutti i doni superiori ad un valore di 150 euro sono in una stanza del ministero della difesa e verranno venduti per far cassa e destinati ad alcune iniziative di beneficenza.
Così la nostra generalessa dopo aver chiarito la vicenda e ribadito la strategia anti-Isis ha assicurato che non sarà necessario, grazie all’impiego dei riservisti tornare alla leva obbligatoria. Poi nonostante la notizia che non può certo far piacer all’Ana, l’associazione nazionale Alpini, foraggiata dalle quote degli ex militari di leva, si è diretta ad Asti, dove insieme a 100 mila Alpini ha preso parte alla ottantanovesima adunata nazionale.
E naturalmente non ha resistito alla tentazione di numerosi post con diverse foto della sua sfilata intercalate da una serie di cinguettii. In effetti anche ad Asti, come sempre, e’ stato un vero e proprio bagno di folla. Spettatori ed abitanti ai lati della strada ad applaudire la miriade di penne nere incolonnate dietro allo striscione “Custodi della memoria e orizzonti della gioventù”. Partecipazione che la Pinotti ha sintetizzato in tre tweet “Tantissimo entusiasmo per l’adunata nazionale degli Alpini”, “Gli alpini danno un servizio alla patria e sono una ricchezza per la nostra società”, “Il saluto del pontefice emozionante, ha dimostrato come gli alpini riescono ad arrivare ovunque”. Vero, perché Papa Francesco al termine della benedizione in piazza San Pietro ha indossato il caratteristico cappello alpino. E la Pinotti dem, ma con un passato da scout, proprio come il nostro premier, non ha potuto fare a meno di annotarlo. Ci aspettavamo di veder sfilare anche lei con il cappello alpino calato in testa. Ma pare abbia evitato accuratamente di indossarlo, forse per paura di scompigliarsi il caschetto biondo, o più probabilmente per non mancare di rispetto agli altri corpi dell’esercito. E poi si fronte al gesto di Papa Francesco, il suo avrebbe avuto il senso di una misera scopiazzatura. Meglio così, il nostro ministro, nonostante la naturale propensione all’egocentrismo, ha giustamente realizzato che il paragone con il vicario di Cristo sarebbe stato non solo un po’ irriverente, ma a dir poco improponibile.
Il Max Turbatore

Related posts