Partecipate, consiglio a porte chiuse. Proteste

Il consiglio comunale di domani si terrá a porte chiuse. “Dopo aver convocato la conferenza capigruppo,il Presidente del Consiglio Comunale Giorgio Guerello ha deciso che la seduta di consiglio di domani si svolgerà a porte chiuse, per permettere il regolare svolgimento dei lavori e per assicurare l’incolumità di tutti i partecipanti” recita una nota. La settimana scorsa erano rimaste ferite 6 persone: tre lavoratrici delle Partecipate e tre agenti di polizia municipale. “Le espressioni di dissenso devono essere sempre garantite – ha spiegato Guerello – ma non devono impedire gli interventi dei consiglieri e l’attività del consiglio comunale”.

“Il Gruppo del Pd ha inteso aderire alla proposta del Presidente del Consiglio Comunale, Giorgio Guerello, di tenere la seduta del Consiglio Comunale di domani “a porte chiuse”, per salvaguardare l’istituzione Comune che prima di tutto deve poter svolgere serenamente i propri lavori a servizio della città, libera da condizionamenti ed evitando che la legittima espressione del proprio dissenso sfoci in atti di intolleranza e violenza verbale e non solo, come quelli che si sono manifestati la settimana scorsa, culminati con un bilancio di 6 feriti tra pubblico e polizia municipale – fanno sapere dal gruppo presieduto da Simone Farello -. È questa una scelta dolorosa ma che evita le strumentalizzazioni del dissenso e si spera faccia riflettere tutti che l’esasperazione dei toni del dibattito pubblico non fa che ridurne gli spazi e condurlo a prove di forza che sono l’esatto opposto della cultura democratica”. 

Il presidente ha ritenuto di non accogliere la proposta di una entrata selettiva del pubblico, ritenendo che potesse essere fonte di ulteriori tensioni” fanno sapere da Tursi.

Hanno espresso contrarietà i seguenti capigruppo: Stefano Anzalone (Gruppo Misto), Antonio Bruno (Fds), Paolo Putti (M5S), Pietro Salemi (Lista Musso), Gian Piero Pastorino(Sel), Lilli Lauro (Pdl).

La decisione del presidente del Consiglio Comunale di Genova Giorgio Guerello, suggerita dal Sindaco di Genova Marco Doria di tenere il consiglio comunale di domani Martedi 30 giugno a porte chiuse (dopo le proteste di martedì scorso) ed’ un brutto segnale di chiusura verso la citta’, lavoratori, le organizzazioni sindacali.

“E’ in discussione una delibera che scarica sui lavoratori delle aziende partecipate che gestiscono Rifiuti, Trasporti, Manutenzioni, le politiche di austerita’ della Troika, disinteressandosi del miglioramento dei servizi pubblici – accusa Antonio Bruno de “L’Altra Liguria -. Blindarsi in Palazzo Tursi e’ un brutto segnale di chiusura, indifferenti alla storia: domani sono 45 anni dalla rivolta delle 30 giugno a Genova. I lavoratori saranno sicuramente in grado di manifestare la propria opinione, per un futuro solidale, nonviolento”.

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