Mercato abusivo, di nuovo in consiglio comunale
Oggi, dalle 9,30, si torna a discutere in commissione, a Tursi, del mercato delle pulci abusivo. Ieri, dopo l’audizione di tutti i soggetti interessati (associazioni di categoria, associazioni che si occupano del sociale – dall’Arci alla Caritas diocesana – associazioni degli abitanti) sono occorsi ai consiglieri ben 20 minuti per decidere se, come e a quando aggiornare la seduta per andare a pranzo e non perdere gli impegni presi per il pomeriggio e nelle giornate ancora libere da riunioni di consiglio e delle commissioni. Il siparietto, incominciato a mezzogiorno in punto con una mozione sull’ordine dei lavori di Vittoria Musso, è andato in scena sotto lo sguardo allibito di categorie, abitanti e cittadini arrivati in consiglio per portare il proprio contributo alla discussione su un tema caldo, di profondo impatto sociale, che ha fatto la differenza in campagna elettorale e vede spaccati i partiti che sostengono la giunta. Alla fine, un’ampia maggioranza piuttosto trasversale, 30 su 38 consiglieri (3 contrari e 5 astenuti), ha deciso di deporre il coltello in mezzo ai denti tenuto fino a quel momento, per sostituirlo con la forchetta e ha convenuto che il problema – descritto come epocale fino a 30 secondi prima -, avrebbe potuto aspettare altre 24 ore e si è così convenuto di fissare un nuovo appuntamento, per stamane quando, c’è da giurarlo, partirá con rinnovato e ristorato vigore, l’assalto al fortino della giunta Doria. Saranno presenti gli assessori alla legalità Elena Fiorini, alle attività produttive Emanuele Piazza, alla mobilità Anna Maria Dagnino e al sociale Elisabetta Fracassi. È stata proprio lei, ieri, a confermare che l’intenzione dell’amministrazione comunale (presa di conseguenza a quanto stabilito dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza presieduto dal Prefetto, quindi, su sua indicazione) di trasferire i venditori in corso Quadrio. La dichiarazione non è stata propriamente un lavoro di cesellatura dialettica. Insomma, le parole sono scappate in libertà. Tanto che il compito di controllo è stato attribuito da Fracassi alla cooperativa Solidarietà e lavoro. Il presidente Brignola è stato costretto a chiarire che il ruolo della coop sociale non sarà quello del cane a guardia, compito che resta alle forze di polizia. Qualcosa di quanto ha detto Fracassi deve aver innervosito anche il collega Piazza che, a un certo punto, è uscito dall’aula visibilmente spazientito per rientrare solo dopo qualche decina di minuti. “L’area è stata scelta, tra le altre cose, perché non ci sono attività economiche nè abitanti in zona” ha detto l’assessore ai servizi sociali. E forse è prioprio questo che ha fatto spazientire Piazza e che ha buttato benzina sul fuoco. Antonella Davite, presidente del Civ di Sarzano, ha dovuto ricordare che lì ci sono una carrozzeria, un bar, il parcheggio turistico dei camper e dei pullman e anche un campo da pallone aggiungendo poi che le oltre mille firme raccolte contro la nuova sistemazione vengono quasi tutte dalle case che si affacciano sullo spiazzo.
La fogna medioevale non è stata buttata nelle acque bianche
Nel pomeriggio, l’assessore alle manutenzioni Gianni Crivello si è trovato, invece, a dover smentire quanto detto da Otello Parodi, portavoce del comitato del Molo e rilanciato dalla stessa Davite: la canalizzazione della perdita fognaria delle mura della Marina, alimentata da fognoli medioevali non mappati e non rintracciabili, non è stata fatta da Aster ma da Mediterranea delle Acque e non butta acque nere nello scario delle acque bianche semplicemente perché in quella zona del centro storico, la più antica della città, non esiste distinzione. Lo scarico è ed è sempre stato misto.
Veleni di campanile
Poi, c’è da dar conto delle tensioni e della non identicità di vedute tra tutti i comitati e le associazioni. In comune, tra i residenti del centro storico, c’è la volontà di non accettare il mercatino nella propria zona. Poi, però, c’è chi sta in un’area e ne propone un’altra. Le voci parlano di piazza Sant’Elena e di piazza Don Gallo, nel Ghetto, entrambe scartate dall’amministrazione perché già cariche di altre problematiche. Assest e Civ Sarzano, insieme al Molo, difendono l’area di corso Quadrio, promessa da passate giunte come parcheggio a rotazione, ma due signore che stanno in piazza De Marini (uno dei luoghi dove prima del giro di vite di polizia municipale e polizia di Stato gli abusivi allestivano il mercato) ci tengono a far sapere la loro opinione, tanto che dal palco del pubblico raggiungono la buvette per dire ai giornalisti che tanta solerzia nel contrastare il trasloco previsto da parte di residenti e commercianti della parte est del centro storico non si vedeva quando il problema era nella loro zona.
I numeri degli interventi
Elena Fiorni, per chiarire come stanno le cose circa l’impegno della polizia municipale (e, quindi, dell’amministrazione) si è affidata ai dati: 18.276 ore di servizio di Pm nel 2014 nella zona Expo Turati Raibetta; oltre 300 allontanamenti di abusivi, i due terzi degli interventi gestiti con le altre forze dell’ordine; 70 richieste di interventi Amiu. Da gennaio a maggio 2015, 354 servizi totali di Pm (tra mattina e pomeriggio); 34 interventi con ausilio della Polizia di Stato; 80 metri cubi di merci avviata a smaltimento Amiu; 36 identificazioni, numerose contestazioni di reato e di illeciti amministrativi. Considerato che il problema esiste almeno da 15 anni e che 3 anni fa non era molto differente da adesso, anche sotto il profilo strettamente numerico, e che nessuno ha mai fatto molto, in passato, per limitarlo, le cifre testimoniano, quantomeno, l’impegno per arginare con le scarse forze disponibili almeno i fenomeni criminosi.
Oggi si tornerà a parlare di tutto questo, con le accuse incrociate, i tentativi di strumentalizzare la vicenda che partono da diversi soggetti e hanno diversa finalità, le prese di posizione di tutte le parti in causa. Per adesso, il problema reale, quello che sta in strada, è tenuto a bada da un servizio congiunto di polizia municipale e polizia di Stato ma è ovvio che lo spiegamento di forze non potrà durare per sempre. I sindacati della Ps hanno già protestato e si minacciano dimissioni a raffica.
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