La deuncia di Assest: “L’artigiano alimentare si trasforma in chupiteria”
La doppia vita dell’artigiano alimentare del centro storico: a mezzogiorno sforna piatti di pasta per studenti e lavoratori della zona, la sera somministra chupiti a 50 centesimi, sempre che i clienti ne bevano due. A denunciarlo è l’Assest, Associazione Centro storico est. Il cartello, fotografato da uno dei volontari, era esposto giovedì scorso, 11 giugno alle 23 circa. Il locale, spiegano all’associazione, “è quello all’angolo tra via dei Giustiniani e piazza Ferretto, che a mezzogiorno vende primi piatti e infatti non espone il cartello, e di sera si trasforma in fornitore di alcol con annessa pubblicità”.
Al di là del trasformismo messo in atto dall’impresa, c’è da interrogarsi sulla qualità dell’alcol offerto a un prezzo così basso. L’associazione censura con decisione la pubblicità al consumo di alcol nella zona più difficile della movida, dove i ragazzi, sempre più giovani (non di rado minorenni) non frequentano i locali (che, in massima parte, rispettano le regole), ma i supermercati gestiti da stranieri aperti fino a tardi che somministrano e vendono birra e superalcolici a prezzi ridottissimi. Alcuni sono stati già sanzionati e in qualche caso anche chiusi per il mancato rispetto delle regole.
Col nuovo regolamento anti alcol che sta per essere applicato, la pubblicità e le “offerte speciali” saranno vietate. Resta da vedere, però, chi e come farà rispettare i nuovi limiti imposti.
“I problemi che si verificano nella movida – dice Alessandro Cavo, presidente Fepag Ascom – sono facilmente risolvibili con i controlli, senza ulteriori regolamenti”. Serve, però, una reale campagna di controlli a tappeto da proseguire senza tregua.
Al di là del trasformismo messo in atto dall’impresa, c’è da interrogarsi sulla qualità dell’alcol offerto a un prezzo così basso. L’associazione censura con decisione la pubblicità al consumo di alcol nella zona più difficile della movida, dove i ragazzi, sempre più giovani (non di rado minorenni) non frequentano i locali (che, in massima parte, rispettano le regole), ma i supermercati gestiti da stranieri aperti fino a tardi che somministrano e vendono birra e superalcolici a prezzi ridottissimi. Alcuni sono stati già sanzionati e in qualche caso anche chiusi per il mancato rispetto delle regole.
Col nuovo regolamento anti alcol che sta per essere applicato, la pubblicità e le “offerte speciali” saranno vietate. Resta da vedere, però, chi e come farà rispettare i nuovi limiti imposti.
“I problemi che si verificano nella movida – dice Alessandro Cavo, presidente Fepag Ascom – sono facilmente risolvibili con i controlli, senza ulteriori regolamenti”. Serve, però, una reale campagna di controlli a tappeto da proseguire senza tregua.
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