Turati, “compromesso storico” in fieri tra “no suq” e associazioni degli stranieri

(Antonella Davite alla manifestazione “no suq” di martedì in consiglio comunale)
Un “manifesto” comune per il mercato di Turati
Un “manifesto” su cui porre le basi per risolvere il problema del mercato abusivo. È stato messo in cantiere ieri all’incontro tra varie realtà che portano intreressi diversi che, insieme alla voglia di trovare una soluzione, hanno in comune praticamente solo il “no” alla collocazione del suq in corso Quadrio. “Ci siamo visti ad un tavolo con le Associazioni degli stranieri, tra le quali la “3 Febbraio”, l’Arci, l’associazione dei cittadini Assest-Centro storico Est, la Caritas, il comitato del Molo, Libera, la “Casa Tappeti volanti”, Assoutenti, l’associazione “Il Cesto”. Io ho rappresentato anche l’Osservatorio di Pre’ e il comitato della Darsena” dice Antonella Davite, presidente del Civ “Sarzano – Sant’Agostino” che aderisce a Confesercenti.
“Vogliamo elaborare una proposta condivisa che risponda ai diritti dei residenti commercianti migranti un percorso che sia un momento di incontro – spiega Davite -. Si tratta di un progetto a lunga scadenza, un lavoro che vogliamo portare avanti in modo che sia condiviso da tutti.”. È rimandata a data da destinarsi, quindi la manifestazione prevista per il 19 giugno. Siamo tutti d’accordo nel non voler prendere in considerazione corso Quadrio come luogo possibile per lo spostamento. L’area dove spostare il mercato oggi abusivo sarà decisa attraverso un percorso condiviso. Per adesso non vogliamo parlare di aree, ma cercare l’ampia condivisione dei principi del manifesto. Questo deve essere un momento di solidarietà che può far crescere la legalità”.
Mauro Musa, per l’associazione antirazzista “3 Febbraio” ribadisce “I quattro pilasti sui quali sviluppare i contenuti dell’accordo: solidarietà, legalità – tradotta in diritti e doveri e in regole di convivenza – accoglienza e vivibilità. Esistono delle divisioni, ma vedo la possibilità di dialogo”. Anche Musa sottolinea il “no” all’area di corso Quadrio individuata in seno al Comitato per l’ordine e la sicurezza del quale fanno parte Comune, Prefettura, forze di polizia. “Noi pensiamo ad aree diverse in diversi giorni della settimana” conclude.
Alcune delle associazioni che ieri hanno preso parte all’incontro martedì scorso stavano nel palco del pubblico in consiglio comunale a chiedere “Riqualificazione e Parcheggi”. Tra le diverse anime c’è chi è per l'”opzione zero” e chi, semplicemente, chiede legalità, posteggi per i cittadini al posto del mercatino, ma capisce che nascondere il problema “sotto il tappeto”, senza affrontarlo, non permetterà alcuna soluzione reale. Tra le realtà che ieri hanno inconrato i “no suq” e le associazioni degli stranieri ce ne sono alcune che già hanno avviato un dialogo con l’amministrazione (Arci e Caritas) e con Auxilium, Comunità di San Benedetto, Emmaus. Tutti, insieme alle associazioni di categoria, parteciperanno lunedì prossimo alla commissione convocata dall’Amministrazione a Tursi, alla quale saranno presenti l’assessore alla Legalità Elena Fiorini, al Commercio Emanuele Piazza, alla Mobilità Anna Maria Dagnino e al Sociale Eliasabetta Fracassi.
Intanto prende piede la proposta di sostituire a Corso Quadrio come sede provvisoria del mercato delle pulci l’area dei posteggi sotto la sopraelevata tra gli ingressi del Porto Antico di via della Mercanzia (di fronte a PalazzoSan Giorgio) e piazza Cavour. A molti, quell’area pare l’unica soluzione in grado di mettere d’accordo tutti, anche alla luce delle esigenze di sicurezza e viabilità, ma il Comune non dispone di quegli spazi che vengono gestiti da Genova Parcheggi per conto della Porto Antico Spa che li ha in concessione dal demanio marittimo. Si fa sempre più concreta, però, la necessità che tutti i soggetti cittadini collaborino alla soluzione di un problema della città che merita qualche sacrificio da parte di ognuno nel nome della vivibilità, della sicurezza e della pace sociale.
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