Movida, Assest (abitanti): “I locali devono chiudere entro mezzanotte, all’una nel fine settimana”
Movida caciarona, gli abitanti della zona, a est di via San Lorenzo, chiedono che locali e negozi chiudano entro mezzanotte nei giorni feriali e all’una nei festivi, anticipando, quindi, l’orario in cui si deve tirare giù la saracinesca.
Il Comune prepara il regolamento “anti alcol”, le associazioni di categoria inviano una lunga serie di osservazioni (a dire il vero, non chiedendo meno rigore, ma di “riparare” gli errori formali del documento e di inasprire le sanzioni, segnalando che, se ci fossero i controlli, non servirebbero nuove regole) e, intanto l’Assest, Associazione centro storico est, commenta che “Il vero problema non sono i locali”.
“Quelli potrebbero essere superperfetti e osservare meticolosamente le leggi – spiega Fulvio Silingardi, del direttivo dell’associazione – ma purtroppo movimentano migliaia di ragazzi urlanti che sino a tarda ora si strafanno e gridano nelle stradine strette e rimbombanti. E non dimentichiamo che oltre il 90 per cento dei negozi nella zona Ferretto/Erbe sono dedicati solo a ubriachifici; aprono alle 22 e chiudono quando hanno finito la birra. Quindi il problema non è che i locali osservino la legge, ma che i locali esistano, perché migliaia di ragazzi sarebbero un fastidio anche se fossero educati e sussurrassero preghiere, figuriamoci se invece sono ubriachi e menefreghisti dell’ambiente che li ospita. E infatti i rilievi fonometrici sia vecchi che nuovi danno risultati da stazione ferroviaria in ore di punta. Impossibile non dico dormire, ma neanche vivere.
“Quindi, dopo avere letto il nuovo regolamento, a parte qualche ovvio aggiustamento, non ci resta che attendere gli orari che verranno imposti – conclude Silingardi -. Noi cittadini vogliamo che tutte le attività chiudano alle 24 nei giorni feriali, e all’una nei festivi, solo così si potrà forse sperare in una parvenza di normalità. È necessario che le abitudini dei ragazzi cambino; dove sta scritto infatti che la cosiddetta “movida” debba cominciare a mezzanotte e finire ad libitu? Non sarebbe forse meglio per tutti, cittadini e ragzzi, che si cominciasse alle 9 e si finisse, appunto, a mezzanotte?
In quanto ai negozi di vicinato, si vuole qui ricordare che il casino esisteva anche prima che ci fossero. Il problema si pone più per gli altri locali che ne subiscono l’insana concorrenza, ma per noi cittadini cambia poco>.
È anche vero che, dopo anni, quasi tutti i locali della movida hanno imparato a rispettare le regole. Alcuni hanno cambiato gestore, altri hanno capito che non si poteva andare avanti senza regole. Oggi, sono proprio loro a chiederle. Così come i controlli. Nel frattempo, sono arrivati i mini market gestiti da stranieri, molti dei quali fanno mescita anche senza licenza di somministrazione e vendono alcol di bassa qualità a poco prezzo. La novità, recentissima, sono i locali gestiti da stranieri.
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