Il mercato abusivo invade Raibetta, il ristorante di Sottoripa non può lavorare

Mercato abusivo

Anche oggi il mercato di via Turati si è spostato verso ponente, occupando via della Mercanzia e via Frate Oliveiro, assediando Palazzo San Giorgio e sconfinando nella stazione della metropolitana e nella parte di piazza Raibetta appena lasciata libera dai chioschi ai quali il Comune non ha rinovato la concessione, proprio per restituire decoro alla zona. L’area davanti a palazzo San Giorgio (fronte Expo) e quella dei posteggi di via Turati è stata mantenuta libera dalla Polizia Municipale che, però, data l’insufficienza di uomini impegnati, non può fare altro che spingere via i venditori e tenere sgombra una piccola porzione di territorio.

IL TITOLARE DEL CHIOSCO: <MI HANNO CACCIATO, ORA RIDO IO>
L’ex titolare del chiosco di frutta e verdura in piazza Raibetta, Nino Fiumanò, al quale non è stata confermata l’occupazione del suolo pubblico, guarda lo scempio e scuote la testa. Dice che quando era aperto il suo punto vendita <queste cose non succedevano> e che si occupava personalmente di tenere lontani i venditori stranieri. <Bastava che mi allargassi di mezzo metro con l’esposizione – dice – e arrivavano subito i vigili. E giù multe>. Non ha difficoltà ad ammettere che qualche problemino con la sua attività lo ha creato. <Sì, vendevo anche birra, devo pur mangiare – spiega -. È vero, qualche volta i miei clienti si lasciavano andare ad intemperanze. Ma non è mai successo nulla di grave. In otto anno ricordo solo due liti e in entrambi i casi si trattava di questioni sentimentali tra sudamericani. Mi hanno cacciato e ora la zona è in questo stato. Ora rido io>. Nino Fiumanò dovrà affrontare un processo il mese prossimo. È accusato di ebbrezza, danneggiamento aggravato e minacce. Una sera di qualche tempo fa aveva avuto una discussione con la titolare dell’altro chiosco, era salito sul suo camion e aveva speronato il banchetto, facendo volare ovunque la frutta, rischiando poi di investire un commissario della polizia municipale che aveva cercato di fermarlo e, dopo, lo ha ridotto alla ragione. Anche per questa circostanza, l’amministrazione comunale ha deciso di non rinnovare la concessione in scadenza. Sul fatto che, quantomeno al mattino, quando il suo chiosco era aperto, piazza Raibetta offrisse uno spettacolo decisamente migliore, però, Fiumanò non ha torto. <Non ho mai permesso agli spacciatori di avvicinarsi – dice -. La droga è una cosa che non sopporto, mi sono sempre messo di traverso a chi vuole spacciare qui. Ora, invece, “volano” le stagnole>. Anche su questo, Nino Fiumanò non ha torto. Oltre ai venditori di merce recuperata dalla spazzatura, frutto di sgombero di cantine o donata dalla Caritas al mercatino c’è anche droga e refurtiva. La massa di venditori impedisce anche l’accesso ai posteggi dell’Autorità  Portuale e nel caso dell’arrivo di delegazioni estere, i vertici di Palazzo San Giorgio si trovano in grande imbarazzo. Fiumanò, invece, si fa capire dagli stranieri. Si fa rispettare. Quando con il suo camion arriva dai mercati (attualmente fa l’ambulante) si spostano e lo lasciano posteggiare accanto alla trattoria. La folla si apre per poi richiudersi alle spalle del mezzo.

IL RISTORANTE NON PUO’ PIAZZARE IL DEHOR
Thomas Guarino è il consulente del titolare del ristorante Portofranco di Sottoripa. Stamattina ha tentato di piazzare i tavolini nell’area di piazza Raibetta ricevuto in concessione dal Comune. L’occupazione suolo doveva partire proprio oggi. Il comune gli ha concesso 60 metri quadrati (uno spazio di 10 per 6 metri) proprio dove prima c’erano i chioschi di frutta e verdura. Ma quando è arrivato, piazza Raibetta era già  piena della merce degli abusivi sistemata sulle lenzuola stese a terra. <Non abbiamo potuto fare nulla – spiega -. Mettere i tavolini era assolutamente impossibile. Ho chiamato i vigili e mi hanno risposto che l’unico modo di sistemare il dehor è arrivare prima dei venditori stranieri. Non mi sembra una risposta soddisfacente>.

La concessione
Dehor sfrattato dagli ambulanti abusivi

La piantina del dehor
Dehor sfrattato dagli ambulanti abusivi

IL COMMERCIO ABUSIVO STRANGOLA QUELLO REGOLARE
<Da quando c’è questo mercato, da febbraio, la gente passa molto meno in questa parte di Sottoripa – prosegue Guarino -. Noi  lavoravamo molto su prenotazione, per la sera>. I turisti passavano, gradivano il locale, prenotavano e ritornavano finita la visita della città. <Non passando più nessuno, visto che il mercato delle pulci resta attivo fino alle 14 – conclude Guarino -. Abbiamo subito una perdita molto importante>.

MUSSINI (ASCOM): <TUTELARE I COMMERCIANTI REGOLARI>
Si è, dunque, arrivati allo scontro diretto di interessi tra commercianti regolari e venditori abusivi che, oltre a danneggiare l’immagine della città a causa della forte percezione di insicurezza causata dalle frequentazioni del mercato, ora impediscono anche alle imprese regolari di lavorare e di usufruire dello spazio regolarmente ottenuto in concessione (e pagato) al Comune che, a questo punto, dice Ilaria Mussini, dirigente Ascom, deve garantire all’impresa di poter usufruire di quanto pattuito. <Quanto sta accadendo è il tipico esempio dell’illegalità che schiaccia la legalità – dice Mussini -. Il Comune e le forze dell’ordine dell’ordine non possono permetterlo e devono farsi carico di garantire ai gestori del “Portofranco” di godere del proprio diritto>.
Ma installare i tavolini potrebbe non bastare. <Se anche riuscissimo a piazzare il dehor – conclude Guarino – quale cliente ci si siederebbe per pranzo, visto che sarebbe assediato dai venditori abusivi?>.

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