Addio a Fernanda Contri: il cordoglio dell’Ordine degli avvocati di Genova per una giurista simbolo delle istituzioni

L’Ordine degli avvocati di Genova ricorda Fernanda Contri, avvocata cresciuta professionalmente nel capoluogo e iscritta all’Albo dal 1959 al 2023, con alcune pause durante gli incarichi istituzionali. Dalla presidenza della Commissione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura al ruolo di ministro nel governo Ciampi, fino alla Corte costituzionale, dove fu nominata vicepresidente: “Ha incarnato i valori dell’Avvocatura” e ha dato prestigio all’intero Foro genovese

L’Ordine degli avvocati di Genova ha espresso “il più profondo cordoglio” per la scomparsa di Fernanda Contri, avvocata e giurista di primo piano, protagonista della vita istituzionale italiana e figura che ha legato in modo indissolubile il proprio percorso professionale alla città.

Nel messaggio diffuso dall’Ordine, Contri viene ricordata come un riferimento per l’intera comunità forense: cresciuta professionalmente a Genova, è stata iscritta all’Albo degli avvocati dal 1959 al 2023, con alcune interruzioni dovute agli incarichi pubblici ricoperti negli anni. Un arco di tempo lunghissimo, che racconta non soltanto una carriera, ma un’appartenenza forte al Foro genovese, vissuta come identità e servizio.
Il comunicato ripercorre i passaggi centrali del suo profilo istituzionale. Nel 1986 Contri fu componente del Consiglio superiore della magistratura, con l’incarico di presidente della Commissione disciplinare, uno dei ruoli più delicati nella gestione della vita ordinamentale e deontologica della magistratura. Successivamente fu ministro nel governo Ciampi, in una fase cruciale della storia repubblicana. Dal 1996, infine, l’approdo alla Corte costituzionale, dove la sua esperienza culminò con la nomina a vicepresidente.
Per l’Ordine degli avvocati di Genova, al di là dei titoli e delle funzioni, la cifra di Fernanda Contri è stata la capacità di incarnare “i valori fondamentali dell’Avvocatura”. Una formula che, nel linguaggio del Foro, significa rigore, indipendenza, rispetto delle garanzie, attenzione alle persone e senso delle istituzioni. Valori che l’Ordine indica come patrimonio lasciato in eredità alle generazioni che l’hanno seguita.
Nel ricordo, pesa anche la dimensione simbolica: “La sua appartenenza al nostro Foro ha conferito lustro e prestigio all’intera comunità forense genovese”, si legge nel messaggio, che definisce Contri “un esempio luminoso” per tanti avvocati. Un riconoscimento che mette insieme due piani: quello della competenza giuridica, riconosciuta come straordinaria, e quello della dedizione alle istituzioni, vissuta non come distanza dalla professione ma come prosecuzione del servizio pubblico che il diritto, nelle sue forme più alte, deve garantire.
Con la morte di Fernanda Contri, Genova perde una delle sue figure più autorevoli nel mondo giuridico. E l’Avvocatura genovese, nel salutarla, sottolinea ciò che resta: un percorso professionale lungo e prestigioso, e una traccia che continuerà a pesare come riferimento per chi, oggi e domani, sceglie di esercitare il diritto come responsabilità.
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