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Corteo Antifa alla Foce: in 300 contro la sede di CasaPound, ma nessuno scontro. I militanti di estrema erano a manifestare a Brescia

Manifestanti Antifa da piazza Alimonda verso via Montevideo tra fumogeni e cori. Strade chiuse, blindati e barriere delle forze dell’ordine

Circa trecento persone hanno sfilato nel tardo pomeriggio alla Foce in una manifestazione promossa da Genova Antifascista contro la sede di CasaPound in via Montevideo, a poca distanza dalla stazione Brignole. Il concentramento è iniziato intorno alle 17.30 in piazza Alimonda, da dove il corteo si è poi mosso in direzione della vicina sede del movimento di estrema destra.

Ad attendere i manifestanti, un imponente schieramento di forze dell’ordine: polizia e carabinieri in assetto antisommossa, camionette con reti metalliche – i cosiddetti “alari” – e mezzi blindati, disposti a protezione dell’edificio di CasaPound e lungo i principali snodi viari. Per ragioni di sicurezza è stato chiuso il collegamento tra via Tommaseo e corso Gastaldi, deviando il traffico verso levante sulle sole via Nizza e via Pozzo, con inevitabili ripercussioni sulla viabilità.

La partenza del corteo è stata scandita dall’accensione di fumogeni rossi, dal lancio di alcune bombe carta e da cori contro CasaPound e contro le forze dell’ordine. Tra gli striscioni quello contro il “blocco 1312”, criptico per i più, che si riferisce principalmente all’acronimo A.C.A.B. (All Cops Are Bastards), dove 1, 3, 1, 2 rappresentano le lettere A, C, A, B nell’alfabeto, un grido di protesta contro le forze dell’ordine, comune nei graffiti e nei movimenti sociali anti-polizia.

Lungo il percorso, gli attivisti hanno occupato la parte bassa di corso Gastaldi per poi fare ritorno in piazza Alimonda, dove il gruppo si è nuovamente compattato.

Successivamente, i manifestanti si sono spostati all’altezza di via Caffa, con un nuovo lancio di bombe carta e l’affissione, con la colla, di volantini che chiedono la chiusura delle sedi delle organizzazioni di estrema destra, definite “covi fascisti”.

Nonostante la tensione, la serata non ha fatto registrare scontri diretti né feriti, a differenza della manifestazione di novembre che si era conclusa con otto agenti contusi e danni a mezzi e vetrine. La questura ha messo in campo un dispositivo di sicurezza rafforzato proprio per evitare il ripetersi di episodi di violenza.

Intorno alle 19 il corteo si è sciolto in piazza delle Americhe. Nessun problema di ordine pubblico è stato segnalato, ma i blocchi stradali e le deviazioni hanno creato disagi significativi al traffico nella zona della Foce e sulle direttrici verso levante.

I militanti genovesi di Casapound erano a Brescia al Parco Tarello, in occasione della manifestazione indetta dal comitato “Remigrazione e riconquista”, a cui hanno partecipato circa 1.200 persone di estrema destra provenienti da tutto il nord. Era previsto anche un corteo, ma il questore della città lo ha vietato per ragioni di ordine pubblico. Intanto nella città lombarda erano state organizzate altre due manifestazioni per rispondere a quella contro l’immigrazione, una degli Antifa (con 2.500 partecipanti) e una della rete “Io Accolgo”.


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