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“Arancia meccanica” in via Bobbio. Andavano a una partita di beneficienza, due ragazzini sampdoriani pestati da un branco di genoani – FOTO

Una scena agghiacciante è stata ripresa dai palazzi di fronte e da alcuni passanti in strada. Tanti i video che circolano in rete e in cui si vede una quindicina di ragazzi, alcuni evidentemente più grandi delle loro vittime, sfilarsi le cinture e prendere a cinghiate i due. Si sentono minacce gridate e i colpi delle fibbie sulle auto presso le quali gli aggrediti si rifugiano. Quasi tutti i violenti sono facilmente riconoscibili. Alcuni sarebbero già soggetti a Daspo

Il gruppo di ultras del Grifone non ha fatto i conti con l’ormai diffusissima abitudine di fare video con i cellulari. Hanno preso a cinghiate i due ragazzini (apparentemente molto più piccoli di loro e certamente minorenni) almeno in quindici, in mezzo ai passanti e, addirittura, facendo finire uno dei ragazzi in strada, sul cofano di un’auto che stava passando. Sono diversi gli abitanti della zona e i passanti che hanno ripreso la scena, una scena da “Arancia Meccanica”, il film del 1971 di Stanley Kubrick, tratto dall’omonimo romanzo distopico scritto da Anthony Burgess nel 1962. La pellicola prefigura, appoggiandosi a uno stile sociologico e politico, una società votata a un’esasperata violenza, soprattutto nei giovani, e a un sistematico condizionamento del pensiero.

Molti dei picchiatori di via Bobbio sono riconoscibili nei diversi i video che stanno facendo il giro della rete.

Probabilmente non ci vorrà molto alla Digos per identificarli tutti e prendere i provvedimenti del caso. Continuano, così, le violenze tra tifosi ultras di Genoa e Sampdoria. Da almeno un paio di settimane la tensione è altissima e quello che accade (aggressioni, pestaggi, sedi di club assaltate) è molto preoccupante. Basta un adesivo su un casco o su un ciclomotore per scatenare la violenza a un semaforo. Sembra che nessuno riesca a mettere fine ai continui episodi, uno più grave dell’altro. Sono tanti i video che girano in rete. Quelli dell’aggressione di ieri sera sono agghiaccianti.

I due ragazzetti sono stati fatti scendere da un ciclomotore mentre erano fermi a un semaforo, quindi portati in un parcheggio. È successo in via Bobbio e teatro delle violenze è un parcheggio. I picchiatori non si avvicinano nemmeno alle vittime, si sfilano le cinture, le prendono dalla punta per far sì che le fibbie percuotano con più forza i due ragazzini. Sono tanti i “coraggiosi” che inseguono e accerchiano i due malcapitati. Eppure non accennano a ingaggiare una lotta corpo a corpo. Frustano i due ragazzini con le cinghie di cuoio.

Intanto nel posteggio passano scooter e auto. Sul marciapiede passano coppie e signore. Sulla strada passano altre auto. Uno dei ragazzi pestati finisce su un cofano. A quel punto, probabilmente, sono già tante le persone che hanno assistito alla furia del branco e hanno chiamato il 118. C’è chi, invece, riprende. Saranno proprio quei video, che da ieri circolano in rete, a garantire quantomeno una buona parte dei picchiatori alla giustizia. Si vede chiaramente un ragazzo grande e grosso col braccio destro ingessato, uno dei pochi che non si sfila la cintura proprio perché ha un braccio fuori uso. Si vede anche uno che sembra più grande di tutti ed è calvo o forse rasato. Ci sono giovani il cui viso è coperto dal cappuccio, mentre uno indossa addirittura un passamontagna che, probabilmente si è portato dietro nonostante la giornata calda e umida proprio per indossarlo in occasione di scontri fisici. I video che stanno facendo il giro delle chat e dei social, oltre a indicare i responsabili alla Questura, rischiano anche di indicarli alla tifoseria estrema avversaria e di alimentare la pericolosa faida che sta andando in crescendo e appare completamente fuori controllo.

I due ragazzini picchiati ieri sono finiti al pronto soccorso. Uno, quello che a un certo punto del video si capisce che viene lasciato perdere per inseguire l’altro anche in mezzo alla strada, ha ricevuto un solo giorno di prognosi. L’altro, invece, ha ricevuto dieci giorni. Poteva andare molto peggio e forse non lo è stato proprio perché il branco si è reso conto di essere sotto gli occhi di tutti. Anche se anche noi abbiamo ricevuto i video, non riteniamo di pubblicarli: sono davvero troppo violenti. Pubblichiamo alcuni screenshot.

Le due vittime stavano andando ad assistere a un’iniziativa benefica a cui hanno partecipato vecchie glorie della Sampdoria, All Star Vips e campioni del panorama nazionale. In campo anche i bimbi delle scuole calcio genovesi, organizzata alla Sciorba per raccogliere fondi a favore dell’Istituto Giannina Gaslini tramite Gaslininsieme. I due minori scegliendo di partecipare, nel pubblico, all’iniziativa, avevano aderito alla parte bella del calcio. Quel poco che resta. Poco e sempre meno.

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