Cultura 

L’Abbazia di Tiglieto in vendita sul sito dell’agenzia immobiliare di lusso Lionard

Si tratta della prima abbazia cistercense d’Italia. Viene presentata così: «In vendita maestoso complesso del XII secolo nell’entroterra di Genova, circondato da 78 ettari con possibilità di eliporto»

In vendita come una qualsiasi villa, un qualsiasi edificio di lusso. È la prima abbazia cistercense d’Italia, inserita tra i luoghi del Cuore del Fai. È di proprietà della famiglia Salvago Raggi. Le visite guidate sono gestite del Parco naturale regionale del Beigua.

La storica dell’arte Anna Maria Dagnino, che per prima ha scoperto in rete l’annuncio della vendita, ha già inviato una segnalazione alla Soprintendenza.

Il terreno sul quale l’abbazia fu fondata, venne donato dalla famiglia degli Obertenghi e da altre famiglie che possedevano grandi terreni nella zona. Nel corso degli anni la badia venne rovinata da conflitti di interessi da parte di persone che volevano impossessarsi dei terreni resi fertili dal duro lavoro dei monaci.

Nel 1635 la badia fu affidata al cardinale Lorenzo Raggi in enfiteusi perpetua (gli furono dati sulla proprietà gli stessi diritti del proprietario). Durante la permanenza della famiglia Raggi la badia venne sottoposta a grandi trasformazioni, tra cui lo spostamento del convento al piano superiore e la sua trasformazione in abitazione, la sostituzione della copertura a capriate di legno con una volta a botte e le volte a crociera per le navate laterali. Durante questo periodo nell’abbazia soggiornò san Bernardo e si combatté un’importante battaglia tra Genovesi e Austriaci. La famiglia dei Raggi intervenne anche in tutta l’area circostante; una delle azioni più importanti fu la deviazione del corso del fiume Orba, con l’obiettivo di fermare i continui allagamenti della piana. Anche la ricostruzione del ponte romanico realizzato in serpentino, il quale oggi viene considerato monumento dalla vista suggestiva, viene attribuita alla famiglia.

Le ultime operazioni di restauro, terminate nel settembre 2016, comportarono la sistemazione e la ricomposizione del chiostro e degli affacci che lo caratterizzano e la rifinitura delle precedenti azioni di restauro

Il Fai, sul proprio sito, la descrive così: «L’abbazia cistercense di Santa Maria alla Croce di Tiglieto, meglio conosciuta come “Badia”, fu fondata da monaci provenienti da La Fertè nel 1120, dando origine alla prima comunità cistercense in Italia. Dal 1648 è di proprietà della famiglia Raggi che ha provveduto a conservare il sito e l’ambiente naturale circostante. Il complesso, infatti, ubicato al confine tra Liguria e Piemonte, costituisce un “unicum” dal punto di vista storico, architettonico e paesaggistico essendo situato al centro della conca montuosa attraversata dall’Orba, ad oggi ancora fortemente caratterizzata dagli interventi cistercensi. Nel corso di nove secoli il monumento ha subito lunghi periodi di abbandono e tre grandi fasi edilizie che hanno trasformato significativamente i diversi corpi di fabbrica. A partire dagli anni ’50 del Novecento la Soprintendenza ha iniziato l’intervento di recupero della struttura medioevale senza giungere al completamento dei lavori per mancanza di fondi. Nel 1996, verificata l’ipotesi di un ritorno dei monaci e di una possibile riapertura del monastero, la proprietà ha stipulato un comodato d’uso (90 anni complessivi) con la Congregazione Italiana dell’Ordine Cistercense, la Curia Vescovile di Acqui, la Regione Liguria, il Parco del Beigua, la Provincia di Genova e il Comune di Tiglieto. Grazie ad un forte investimento si sono potuti realizzare i seguenti interventi: il risanamento statico ed il restauro della chiesa, i restauri di: sala capitolare; abitazioni per i monaci; “locutorium”, ossia un locale di passaggio tra il chiostro e il parco; nonchè l’adeguamento a foresteria di alcuni locali posti nel volume sud-ovest del chiostro. Successivamente, grazie ad investimenti regionali e comunali, furono sistemati l’area a parcheggio e ristoro a servizio della Badia e completate le opere impiantistiche. Sempre la Provincia predispose nel 2009, a completamento del proprio impegno, il progetto preliminare di ricomposizione dell’ex area chiostro ricompreso nella ripartizione dei fondi PAR FAS 2007-2013 della Cultura. Nel 2013 l’Ente Parco del Beigua è subentrato in qualità di ente attuatore e beneficiario del contributo in seguito al commissariamento della Provincia di Genova. Con l’intervento finanziato con fondi FAS si sono realizzati gli interventi di restauro del chiostro e la ricomposizione dei prospetti est e sud con la collaborazione della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Liguria».

Ora, secondo il sito Lionard Luxury Real Estate, è sul mercato. Sulla pagina dell’agenzia immobiliare di lusso ci sono tutti i particolari e parecchie foto.

Così viene descritta: « Esclusiva proprietà con chiesa e altri edifici affacciati sul chiostro in vendita tra il Monferrato e il mare
Nel contesto idilliaco dell’Appennino ligure , nel territorio della città metropolitana di Genova e non lontano dal confine con il Piemonte , si trova questa abbazia medievale in vendita. Il maestoso complesso , che ha conservato nei secoli la sua importanza culturale e architettonica, si compone di diversi edifici tra cui casali, un fienile e una chiesa consacrata con campanile , per una superficie interna complessiva di oltre 4200 mq. Tutto intorno, solo la natura incontaminata. I terreni di proprietà, tra giardini, campi e boschi, contano un totale di 78 ettari. Uno spazio che si presta perfettamente alla realizzazione di un eliporto».

«La proprietà in vendita è davvero unica nel suo genere, in quanto si tratta della prima abbazia cistercense d’Italia. Le sue origini risalgono al XII secolo, quando un gruppo di monaci provenienti dalla Borgogna decise di stabilirsi per la prima volta fuori dalla Francia, insediandosi quest’area ricca di praterie e immense distese di boschi – si legge, ancora, sul sito -. In posizione strategica tra Piemonte e Liguria , nello specifico tra il Monferrato e il Mar Ligure, l’abbazia si inserisce perfettamente nel contesto naturale di rara bellezza che la circonda, caratterizzato da vegetazione secolare, grandi boschi, praterie che si estendono a perdita d’ occhio, cinte dal profilo delle montagne. La località si trova all’interno del Parco Naturale Regionale del Beigua , la più vasta area naturale protetta della Liguria, ricca di percorsi escursionistici e punti di interesse, riconosciuta come sito UNESCO. L’abbazia cistercense più antica d’Italia, dopo secoli di prosperità sotto la protezione di Papi e Imperatori, venne soppressa nel 1442 e trasformata in una commenda , seguendo il principio del beneficio ecclesiastico per il quale proprietà fondiarie ed immobiliari venivano concesse a membri del clero come compenso per i loro servigi. Nel 1635 Papa Innocenzo XI destinò i beni dell’abbazia al cardinale Lorenzo Raggi e alla sua famiglia nobiliare , divenuta poi Salvago Raggi. La storia millenaria di queste mura è intrisa di avvenimenti e avventure che arrivano fino al giorno d’oggi. Nel 1747 l’abbazia fu occupata dall’esercito durante la Guerra di Successione Austriaca , come testimoniano ancora oggi i segni dei proiettili visibili su alcune facciate. Persino Napoleone Bonaparte transitò da qui, durante la Campagna d’Italia, come ricorda la cosiddetta “Quercia di Napoleone” , un maestoso albero ai confini della proprietà con una “N” incisa sulla corteccia. L’abbazia fu poi la residenza del cuore del diplomatico Giuseppe Salvago Raggi e di sua nipote, la scrittrice Camilla. Nel corso degli anni duemila, i monaci cistercensi vi fecero ritorno per circa una decina d’anni».

Poi la descrizione: «Lo straordinario complesso in vendita è costituito da tre corpi di fabbrica principali e una chiesa consacrata, organizzati attorno a un chiostro centrale. La superficie interna complessiva supera i 4200 mq – si legge -. Gli ambienti interni riflettono la grandezza e l’eleganza dell’architettura sacra medievale, dove ampi saloni con alti soffitti a volte o in legno si alternano con locali più intimi e raccolti e spazi funzionali per il lavoro e la vita comune. Ammirevole è la Sala Capitolare , quello che era il cuore spirituale e comunitario dell’abbazia. Un perfetto esemplare di architettura cistercense che presenta nove campate scandite da colonne in pietra arenaria e decorazioni a fasce alternate di colore bianco e rosso. Altri spazi originali sono l’armarium e il locutorium, le celle dei monaci all’interno dell’ex canonica e la foresteria. Oltre a saloni, cucine e biblioteche , sui diversi piani sono presenti 30 camere da letto e 10 bagni. Nell’ala est si trova la residenza dei Marchesi Raggi col suo parco di alberi monumentali. L’abbazia sorge al centro di un paesaggio naturale di straordinaria bellezza, circondato da un immenso terreno di 78 ettari tra giardini, boschi e campi coltivati ​​che potrebbero essere trasformati in vigneti. Si affaccia inoltre sul torrente balneabile Orba, citato da Alessandro Manzoni nella sua ode “Marzo 1821”. La proprietà comprende anche un piccolo borgo con abitazioni, annessi agricoli e cascine».

Può diventare davvero la residenza di lusso di un magnate (e quindi sottratta alla pubblica fruizione), perché «La vastità dello spazio a disposizione garantisce la possibilità di costruire in loco un eliporto».

«Con il suo ricco background storico e le sue vastissime potenzialità, questa abbazia in vendita promette di essere un luogo di residenza o di attività culturale e turistica di prestigio per chi desidera investire in un immobile di grande valore storico e culturale, immerso in un ambiente naturale di eccezionale bellezza e in posizione strategica tra le colline del Monferrato, le splendide località di mare della Liguria, Genova e a meno di due ore da Milano» conclude il sito. Che poi descrive i “servizi extra”: «Giardino, eliporto, dipendenza, cantina, cammino, pavimenti in legno, ascensore».

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