Blanca storce il naso alla parola “Begato”, reprimenda del consigliere di Municipio Valpolcevera Mirko Carissimo


Il pentastellato: «far passare un messaggio fuorviante in una rete nazionale non fa altro che gettare fango sulla zona e sui cittadini che la abitano»

“La seconda stagione di Blanca non “cade” solo sulla focaccia (in mano ai protagonisti della serie si vede un prodotto ben più spesso della focaccia genovese n. d. r.): al minuto 53:00 della quarta puntata, abbiamo assistito a un’allusiva denigrazione del quartiere Begato. Come cittadino e consigliere municipale, ho assistito spesso a questo tipo di “fotografia” e trovo che la cosa sia ingiusta e di cattivo gusto. Ci rendiamo tutti conto delle difficoltà di questa parte di territorio, molte delle quali spesso legate a cattive scelte politiche passate e presenti, ma far passare un messaggio fuorviante in una rete nazionale non fa altro che gettare fango sulla zona e sui cittadini che la abitano”. Così, il consigliere municipale del M5S Valpolcevera Mirko Carissimo.

Im quella puntata, il personaggio di Sebastiano dice a Blanca (Maria Chiara Giannetta) di aver trovato in lavoro in un ristorante di Begato. Lei fa un’eloquentissima espressione che da sola dice tutto. Lui risponde che, essendo pregiudicato, non può sperare di essere assunto in un ristorante stellato. Questo è quanto, ed è bastato a suscitare le ire di Carissimo.
“Begato e invece un quartiere dignitoso dove abitano famiglie con bambini piccoli, giovani coppie e tanti anziani, che tutti insieme giornalmente portano avanti lotte e attività per rendere la zona più bella e vivibile. Come consigliere del Municipio V con delega proprio ai quartieri collinari, ma ancor più come padre e residente, sono fortemente rammaricato per la scena a cui abbiamo assistito nella serie”.
“Oltre a ritenere opportune le scuse pubbliche da parte della produzione Rai, invito la “Genova Liguria Film Commission” a meglio vigilare – ove possibile – sul messaggio che viene poi trasmesso nelle case degli italiani: il marketing territoriale e la visibilità che si vuole dare al territorio regionale non possono prescindere dal rispetto che si deve agli abitanti di quello stesso territorio”, conclude Carissimo.
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