Sant’Orsola per la Festa della Bandiera e i Rolli Days dal 23 aprile al 1º maggio a Palazzo Ducale


Si tratta di una prima interessante occasione di approfondimento, di scoperta e di accessibilità critica al patrimonio culturale genovese che Palazzo Ducale intende offrire a genovesi e ospiti, nell’intento di recuperare alla memoria brani di storia attraverso la testimonianza delle arti

L’iniziativa fa parte delle manifestazioni collaterali dei Rolli Days, in occasione della Festa della Bandiera


Questo primo dialogo tra opere vede come protagonisti la Sant’Orsola e l’intera cappella del Doge, prendendo la bandiera bianco crociata come filo narrativo per riscoprire circostanze, eventi e artisti. Quella che si trova nel quadro è la bandiera crociata, simbolo della vittoria della fede sulla morte. Rappresentando quella bandiera si rappresenta anche Cristo risorto.
Il dipinto, olio su tela battuto all’asta qualche tempo fa da Bolaffi per la cifra di 10mila euro, è attribuito a Valerio Castello.
La storia di Sant’Orsola è resa celebre da una leggenda medievale, Orsola (Ursula) era una principessa molto devota che intraprese prima del suo matrimonio un pellegrinaggio verso Roma, al suo rientro a Colonia (si ipotizza il 383 d.C.) venne martirizzata insieme ad altre vergini dall’esercito Unno che aveva assediato la città. La sua raffigurazione iconografica deriva al celebre pannello a lei dedicato da Carlo Crivelli nel Polittico di Sant’Emidio, realizzato tra il 1472-1473 per il Duomo di Ascoli Piceno. Lì la giovane santa è raffigurata con gli abiti eleganti del suo rango, la bandiera bianca con la croce rossa e la freccia nel petto, attributo del suo martirio. La Santa era cara ai naviganti, perfino Cristoforo Colombo chiamò le Isole Vergini in tal modo appunto in onore della Santa, cui era profondamente devoto.
«La splendida Cappella del Doge, al piano nobile del palazzo è un autentico capolavoro: ogni più piccola porzione di spazio è decorata, dal pavimento, alle pareti e alla volta, completamente affrescate da Giovanni Battista Carlone alla metà del Seicento – spiega la direttrice di Palazzo Ducale Serena Bertolucci -. Dedicata ufficialmente a Maria Regina di Genova, la cappella celebra in realtà le imprese della Repubblica: Guglielmo l’Embriaco e la conquista di Gerusalemme nella prima Crociata, L’arrivo delle reliquie di San Giovanni Battista, Colombo e la scoperta dell’America, tutte sotto quella stessa bandiera rossocrociata dai diversi significati. Sulla volta la Vergine in trono, invocata dai Santi protettori della città Giovanni Battista, Giorgio, Bernardo e Lorenzo, mostra il Bambino Gesù con un cartiglio che recita “et rege eos” – ossia govèrnali – in riferimento al decreto del 1637 con cui la Madonna venne eletta Regina di Genova così che la Repubblica divenisse simbolicamente un regno».
L’altare della Cappella è una straordinaria macchina architettonica pensata da Francesco Schiaffino, autore della statua della Vergine che è costantemente illuminata da luce naturale.
Orari
da domenica a lunedì, ore 11-19
Biglietti
domenica 23 aprile ingresso libero
dal 24 aprile al 1° maggio ingresso unico: 4€
Biglietto congiunto con la mostra Man Ray. Opere 1912-1975: 15€
Visite guidate alla Cappella del Doge con il direttore
lunedì 24 aprile, ore 11
mercoledì 26 aprile, ore 17
giovedì 27 aprile, ore 17
Per partecipare è necessaria la prenotazione all’indirizzo palazzoducale@palazzoducale.genova.it
Costo compreso nel biglietto d’ingresso
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.