Cronaca 

Morta dopo polmonite e sondino gastro intestinale, la Procura apre un fascicolo per omicidio colposo

Due medici e un infermiere della Clinica Neurologica del San Martino indagati. Il pm Fabrizio Givri ha affidato l’autopsia al medico legale Luca Tajana

La donna, che aveva 76 anni, è morta nel reparto di rianimazione del San Martino il 25 febbraio scorso. Secondo i parenti dell’anziana, rappresentati dall’avvocata Monica Tranfo, i sanitari avrebbero perforato un polmone nel corso dell’inserimento del sondino. Proprio in Rianimazione, dove l’anziana è stata trasferita in un tempo successivo al tentativo fallito, la paziente era morta nove giorni dopo.

Di diverso parere medici e infermieri della Clinica Neurologica indagati (difesi dagli avvocati Antonio Rubino e Maurizio Frizzi), che hanno negato qualsiasi responsabilità nella morte della paziente.

Il pm ha affidato la perizia al medico legale che dovrà stabilire se la morte sia stata conseguenza di un errore medico, come sostenuto dalla famiglia, quando l’anziana avrebbe contratto la polmonite e se la donna sarebbe morta comunque a seguito del decorso della sua malattia.

In copertina: foto di repertorio

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