Ascensore esterno del Cep rotto da giorni, l’odissea dei residenti di via Novella costretti e salire e scendere 400 gradini

Dopo il freddo per gli abitanti delle case di edilizia popolare per l’impianto che riscalda solo a macchie, insieme al problema delle discariche abusive e delle occupazioni, torna il guasto all’impianto di trasporto che si ferma di frequente e anche questa volta pare soggetto a lunghi tempi di riparazione. Un’altra difficoltà per le centinaia di persone che vivono nel quartiere di edilizia pubblica di Pra’

Un’altra odissea per gli abitanti delle case popolari di Pra’. La scalinata da 400 gradini, disastrata, che conduce alle case popolari di via Novella a Genova è diventata una vera e propria odissea per gli abitanti del Cep. L’ascensore che dovrebbe facilitare l’accesso alla zona è fuori servizio da cinque giorni e questo è solo l’ultimo di una lunga serie di problemi che hanno afflitto l’impianto nel corso degli anni.

«L’agenzia regionale per la casa Arte ha affermato che sono già stati investiti oltre 300mila euro per le riparazioni, ma l’impianto continua a fermarsi continuamente – spiega uno dei cittadini attivi del quartiere, Dario Di Giorgi -. Per arrivare a fare la spesa alla Lidl in via Montanella, il supermercato più vicino, bisogna prendere o il bus 199 o il 192. Poi il 193. La stessa cosa al ritorno, con le borse cariche». Il 192 ha una frequenza di mezz’ora, il 192 anche di tre quarti d’ora, il 199 di 35/40 minuti. Molti anziani sono costretti ai trasbordi e ad attendere al freddo le corse oltre che a salire e scendere dai bus, attività che per chi ha problemi a deambulare è molto faticosa.
La situazione è particolarmente difficile proprio per gli anziani e le persone con disabilità che vivono nelle case popolari. Salire e scendere la scalinata è un’impresa estenuante che richiede molte energie e mette a dura prova la salute degli abitanti. Inoltre, la zona è caratterizzata da una topografia molto ripida, che rende la scalinata, che versa in stato di degrado, ancora più difficile da affrontare.
Ma la difficoltà di accesso alle case popolari di Via Novella non è l’unico problema che affligge gli abitanti del Cep. La zona è infatti caratterizzata da un evidente degrado urbano: ci sono cumuli di materassi e frammenti di mobili abbandonati ovunque e le deiezioni canine sono un altro problema che gli abitanti devono affrontare quotidianamente. Anche fare la spesa è diventata un’impresa estrema: per risalire dal supermercato Lidl ai civici che vanno dal 24 al 32, bisogna contare ben quattrocento gradini.
«La mancanza di manutenzione e la scarsa cura della zona da parte delle autorità locali hanno fatto sì che il Cep diventasse una sorta di “creatura dimenticata” – prosegue Di Giorgi -. I residenti si sentono abbandonati dalle istituzioni e denunciano che la zona è stata dimenticata da tutti: medici, negozi, discariche, controlli e telecamere. È insostenibile e gli abitanti chiedono aiuto alle autorità competenti per risolvere i numerosi problemi che affliggono la zona e per migliorare la qualità della vita degli abitanti del Cep, ma non vengono ascoltati».
Il servizio dell’ascensore, spiega il cittadino, viene quantomeno in parte pagato con la quota dell’amministrazione da parte dei residenti. È stato chiesto più volte di farlo funzionare anche di notte (ora si ferma alle 22:00, quando funziona), anche perché il bus 199 ferma il suo servizio alle 20:00, ma la risposta è sempre stata negativa. Chi vuole andare al cinema, in pizzeria, a teatro e i lavoratori turnisti devono andare a piedi se non possono contare su un mezzo di trasporto privato.






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