diritti e sociale 

Caparezza e Nuto della Bandabardò, video di solidarietà al centro sociale Zapata

Caparezza ricorda gli inizi della sua carriera, vent’anni fa, quando non erano in molti quelli disposti ad offrirgli un palco, palco che trovò nel centro sociale di Sampierdarena. Nuto, che parla a nome di tutta la band, racconta di una realtà che «da trent’anni per Genova significa socialità e cultura» ed esprime solidarietà «Allo Zapata e a tutti quelli che si oppongono allo sgombero»

«Stanno succedendo cose meravigliose. Indimenticabili – si legge nella bacheca Facebook dello Zapata -. Ieri sera (giovedì scorso n. d. r.) una jam animatissima, dal gruppo di ragazzi senza saletta e chitarra che viene a provare entusiasta, al sassofonista di passaggio dall’Uruguay. Connessioni possibili solo in certi spazi. Abbiamo anche iniziato a chieder solidarietà a chi ci ha attraversato negli anni, ed anche qui è accaduto un piccolo miracolo. Il primo a risponderci, immediatamente, è uno degli artisti più riservati e misurati del panorama nazionale. Al tempo stesso è uno di quelli che più ci rappresenta nel dimostrare inequivocabilmente che un altro mondo è possibile. Che non è una debolezza essere diversi, ma una gioia. Siamo senza fiato e pieni di nuova forza nonostante tutto il lavoro che stiamo facendo per proteggere questo spazio. Perché lo Zapata è di tutti e tale deve restare. Grazie infinite a Caparezza!!!».

Poi il video di Nuto: «Ecco un altro video di solidarietà arrivato a sostegno dello Zapata! grazie a Nuto della Bandabardò!!! – spiegano al centro sociale -. Tra noi ancora ricordiamo quel viaggio in Chiapas ormai qualche annetto fa! Grazie del sostegno!! e se anche tu hai qualcosa da dire riguardo allo sgombero, un ricordo, un pensiero, fai un video di 30 secondi e tagga il centro sociale Zapata!!! Facciamoci sentire!!!».

«Invitiamo Sampierdarena e tutta la cittadinanza, le associazioni, i comitati, gli spazi etc. che ancora ritengono il CSOA Zapata e la sua esperienza e funzione sociale necessari, a partecipare all’assemblea pubblica che si terrà lunedì 6 febbraio, al Teatro Modena, alle ore 19 – dicono al centro sociale -. Costruiamo insieme una cittadinanza attiva tramite la partecipazione concreta per il quartiere e la città che vogliamo, per non essere più soggetti passivi e rassegnati di progetti che non ci tengono in considerazione». Per sabato 11 febbraio è previsto un corteo.

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