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Il Governo anticipa lo stop all’obbligo di vaccinazione per i sanitari. Restano le mascherine negli ospedali

Il presidente del consiglio Giorgia Meloni ha spiegato in conferenza stampa, al termine del Consiglio dei ministri, che l’obbligo per le uniche categorie che ancora lo hanno sarebbe scaduto il 31 dicembre. La scadenza è stata anticipata e domani il personale sanitario sarà sollevato

«Abbiamo deciso di anticipare al 1º novembre la scadenza. Questo ci consente di rimettere al lavoro 4 mila persone» ha spiegato Meloni.

Il Presidente del consiglio ha spiegato che, invece, è stato confermato l’utilizzo obbligatorio delle mascherine in ospedali, Rsa e strutture sanitarie, sia per la prevenzione del Covid sia per quella dell’Influenza. Il ministro della Sanità Schillaci ha ribadito l’utilità delle vaccinazioni per la prevenzione del Coronavirus.

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«La proroga dell’obbligo di utilizzo delle mascherine in ospedali e Rsa fino a fine anno è una scelta corretta. Ringraziamo il Governo e il neo ministro della Salute Schillaci per aver ascoltato, tra gli altri, il nostro recente appello sul tema: mantenere i DPI nelle strutture e luoghi di cura, specie nel periodo invernale, è segno di buon senso e di tutela primaria dei pazienti fragili e degli operatori». Lo ha detto Luca Pallavicini, presidente di Confcommercio Salute, Sanità e Cura, organizzazione di Confcommercio che rappresenta a livello nazionale le realtà del settore assistenziale, sociale e socio sanitario.

«Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, il riscontro quotidiano sull’utilizzo dei dispositivi di protezione fornitoci da operatori e ospiti delle strutture è positivo. – aggiunge Pallavicini – In questo senso, la scelta del Governo pone al centro la tutela dei pazienti e degli operatori. La stagione invernale dovrà imporre a tutti noi la massima attenzione e ogni sforzo possibile per ridurre qualsiasi rischio infettivo, non solo nei confronti del Covid ma anche dell’influenza e di altre malattie molto diffuse e impattanti, soprattutto sulle fasce di popolazione più fragili».

Conclude Pallavicini: «La scelta dell’Esecutivo, dopo il nostro appello e quello di molte altre realtà nei giorni scorsi, è un segnale d’ascolto e apertura importante anche in ottica futura: Confcommercio Salute è a disposizione del Governo per un’interlocuzione e una progettazione sinergica sui tanti e importanti temi della macro area del socio sanitario, a tutela di cittadini, famiglie e operatori virtuosi».

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