
Direttore artistico sarà il pianista Nazzareno Carusi, consigliere di amministrazione del Teatro alla Scala



Salvatore Accardo considerato uno dei maggiori esponenti della scuola violinistica italiana del Novecento, ha visitato oggi, a Palazzo Tursi, le sale dedicate al Niccolò Paganini. In questa sede il sindaco Marco Bucci e l’assessore alla Cultura Barbara Grosso gli hanno chiesto di diventare presidente della giuria del Premio Paganini.



A presiedere il prestigioso concorso – istituito nel 1953 per realizzare una competizione violinistica di livello internazionale che favorisse la scoperta di giovani talenti e desse prestigio a Genova – è stato chiamato Giovanni Panebianco, già segretario generale del ministero della Cultura
Si apre, dunque, una nuova era per il Premio Paganini
Se il talento e i virtuosismi del Maestro Niccolò Paganini non sono mai stati messi in discussione, molti aspetti della sua complessa dimensione umana e sociale restano ancora oggetto di clichè; analogamente, nulla di nuovo può aggiungersi alla tradizione di eccellenza del Premio, ma molto può farsi per rivelare la cifra più autentica di Paganini uomo e musicista.
Di qui l’idea di un progetto di rilancio del Premio ambizioso e moderno, volto a promuovere a tutto campo la figura del Maestro: un rilancio ispirato al principio del rinnovare, conservando che, da un lato, mantenga integro il primato dell’eccellenza artistica, tipica del Premio, e, dall’altro, ne innovi strumenti, modalità e linguaggi al fine di coinvolgere il più ampio pubblico, specie giovanile, valorizzare i legami con Genova, promuovendone lo straordinario patrimonio culturale, materiale e immateriale, specie in proiezione estera.
Oggi vi sono condizioni contingenti particolarmente favorevoli per progettare e animare un’operazione davvero capace di “alzare l’asticella”:
- la 56ª edizione del Premio si è appena conclusa;
- dopo 24 anni, il prestigioso riconoscimento è tornato in Italia;
- ad aggiudicarselo, è un giovane musicista poco più che ventenne;
- Genova sta attraversando una promettente fase di sviluppo economico e sociale che deve poter arricchirsi e consolidarsi anche con l’apporto proattivo di componenti di tipo culturale e artistico, utile a proiettarne sempre più l’immagine in Italia e nel mondo.
Inoltre, nella fase pandemica che ha colpito duramente soprattutto i giovani, cultura, arte e musica possono significativamente incoraggiare il ritorno alla normalità e concorrere in modo fattivo alla costruzione del futuro progresso civile e sociale.
Le novità concrete: strategie, strumenti, modalità di azione
Il progetto si caratterizza per molteplici fattori di novità:
- cadenza biennale e non più triennale del Premio (prossima edizione: ottobre 2023);
- nell’anno di pausa, eventi di avvicinamento in Italia e all’estero (2022);
- maggior coinvolgimento dei media per valorizzare il Premio e in particolare la fase finale del Concorso;
- promozione di ricerche, pubblicazioni, audiovisivi, fumetti, documentari, volti a restituire, al di là degli stereotipi, il valore autentico della complessiva dimensione umana, artistica e sociale del Maestro;
- organizzazione di masterclass, workshop, performance e altre attività legate al Premio, da realizzare, a Genova, ad esempio in spazi dell’area del Teatro Carlo Felice, del Porto, della cornice UNESCO delle Strade Nuove e nel sistema dei Palazzi dei Rolli, in linea con le direttrici delle politiche cittadine in campo culturale, artistico e giovanile. Di particolare suggestione, la possibilità che musicisti, anche non partecipanti al Premio, possano essere invitati ad esibirsi proponendo temi arricchiti da personali interpretazioni, nello spirito dell’improvvisazione paganiniana;
- borse di studio dedicate a musicisti di talento, specie in difficoltà, non partecipanti al concorso, erogate in esito ad affiliazioni, sponsorizzazioni e accordi con soggetti pubblici e privati, fondazioni, enti e accademie di musica di livello internazionale.
Più in particolare, al fine di conferire maggior risalto al Premio, a Genova e all’Italia, di sviluppare collaborazioni e partenariati con Istituzioni, Università, enti culturali e organismi musicali, nazionali e internazionali, e di favorire al massimo grado le opportunità per i concorrenti e il vincitore del Concorso, si prevede di:
- implementare azioni strutturate per l’affermazione e la diffusione del brand, in coerenza con un apposito “Piano di Comunicazione” che tenga conto anche dei grandi eventi internazionali in cui l’Italia e Genova saranno protagonisti nei prossimi anni;
- istituire figure di testimonials, i “Paganini Ambassadors”, individuandoli tra musicisti, artisti, accademici, filantropi, studiosi, diplomatici, distinti per capacità, impegno sociale e culturale, in linea con lo spirito e le finalità del Premio;
- riaffermare l’organizzazione all’estero delle pre-selezioni del Concorso;
- assicurare, in tutti gli eventi connessi al Premio, attenzione verso il green deal.
Ai fini del pieno raggiungimento dei risultati del progetto, sono necessarie adeguate dotazioni finanziarie e strumentali; è inoltre indispensabile integrare unità di personale dell’Amministrazione Civica con esperti altamente specializzati e qualificati per assicurare:
- l’enforcement delle strategie di promozione e comunicazione;
- l’empowerment dei rapporti istituzionali a livello nazionale e internazionale;
- efficaci politiche di sponsorship anche attraverso l’eventuale coinvolgimento nell’organizzazione del Premio di soggetti privati, di estrazione nazionale e internazionale;
- l’ampio ricorso alle nuove tecnologie digitali.