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Toti annuncia «più di 4 mila tamponi», ma oggi sono stati quasi 700 di meno – VIDEO

Solo 3.325 test molecolari oggi, invece dei 4mila annunciati ieri dal presidente della Regione. I più sono stati quelli fatti per certificare le guarigioni. I primi test, invece, sono stati soltanto 1.706 con un incidenza di positivi altissima: il 10%. La Liguria è oggi di gran lunga la regione con i maggiori contagi per abitante. Si liberano 2 posti in rianimazione a Sarzana, proprio dove sono morte 2 persone. L’indice di contagio in Liguria è ben superiore all’1% (1,22%)

Sopra: il video di ieri in cui Toti parla degli <oltre 4.000 tamponi> previsti per oggi. Sotto: il documento di Alisa inviato dalla Regione in cui di dà conto di 3.325 tamponi.

Sotto i conteggi ufficiali delle persone in terapia intensiva (nell’ordine: ieri e oggi) e i decessi nell’ospedale di Sarzana.

Come si vede dalla tabella Covidguard su dati del ministero della Salute, la Liguria è di gran lunga la regione col maggior numero di contagi per abitante
La grafica di Covidguard su dati del ministero della Salute permette di comprendere come il la progressione giornaliera a Genova sia sotto i dati di marzo, ma pari a quello del 28 aprile scorso. L’impennata è evidente.
Al 6 ottobre (oggi) siamo la regione col maggior numero di persone in terapia intensiva rispetto agli abitanti. Fonte: ministero della Salute, elaborazione Covidguard
Nonostante quella della Liguria sia la posizione peggiori per molti aspetti, ci permettiamo di essere decimi per numero di tamponi procapite, superati da territori dove il virus ha ruggito meno che qua: solo decimi. Fonte: ministero della Salute, elaborazione Covidguard

In serata, Toti ha contestato la limitazione dell’alleggerimento di eventuali misure governative contenuta nella bozza del Ddl del Governo. <Nel decreto legge di cui è arrivata copia alla Conferenza delle Regioni, che non sappiamo quando verrà approvato dal Consiglio dei ministri, è contenuta la limitazione per legge della facoltà ordinativa ampliativa delle regioni, ovvero quello che ieri avevamo chiesto al governo di non fare – ha detto -. Non perché abbiamo intenzione di fare uso sconsiderato del nostro potere di ordinanza ma perché riteniamo che in questa situazione, che è certamente di preoccupazione ma non di emergenza grave, la limitazione del potere di ordinanza ampliativo delle regioni rispetto alle iniziative del Governo vada a turbare il leale equilibrio istituzionale che è dovuto tra Regioni e Governo centrale; le regioni inoltre hanno la possibilità di modulare le proprie iniziative sul territorio in modo diverso e con maggiore appropriatezza rispetto alla visione d’insieme nazionale. Non si comprende il senso di un intervento che mutila ancora una volta inutilmente (anzi in modo nocivo) il potere di ordinanza delle regioni. Sarà compito della Conferenza delle Regioni prendere posizione sul tema. Sulle altre misure ci riserviamo di valutarle nel momento in cui verranno presentate. La Liguria – ha detto ancora – ha dimostrato di usare i poteri di ordinanza in modo equilibrato e attento: quando si è trattato di prendere inziative su Genova e Spezia non abbiamo esitato, vorremmo poter continuare senza dover sottostare a imposizioni ideologiche e assurde>.

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