Sindacale 

I sindacati: “Fincantieri, mancano misure di sicurezza”. E l’azienda mette tutti in ferie forzate

Fim e Fiom avevano proposto di utilizzare gli ammortizzatori sociali previsti dal decreto per procedere alla sanificazione

Rsu e responsabili dei lavoratori per la sicurezza hanno verificato le condizioni di lavoro all’interno dello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente, ritenendo <tali condizioni non in linea con le indicazioni normative>. Pertanto, avevano fatto sapere i sindacati <è stato dato un giudizio negativo sulla possibilità di proseguire le attività produttive, avvisando contestualmente il datore di lavoro>.

<Sanificazione degli ambienti, distanze minime da garantire ecc. ad oggi non sono garantiti> avevano detto i sindacati, segnalando come l’azienda avesse <manifestato la propria volontà di proseguire con le attività mettendo in campo alcune azioni mitigatorie> che i rappresentanti dei lavoratori non hanno ritenuto sufficienti. Così è stata contattata la Asl, a cui è stato chiesto l’intervento. L’indicazione per tutti i lavoratori di Fincantieri e delle ditte di appalto è stata quella di sospendere qualsiasi attività produttiva.

<Chiunque sia testimone di una qualsiasi violazione del decreto, avvisi immediatamente i delegati sindacali e gli rls che provvederanno tempestivamente ad allertare le autorità competenti> avevano fatto sapere i sindacati ai lavoratori.

Per tutta risposta, Fincantieri ha deciso di fermare tutti gli stabilimenti dal 16 al 29 marzo e ha messo tutti in ferie “estive” forzate. Fim e Fiom definiscono la decisione unilaterale “grave e irresponsabile” spiegando che l’azienda <affronta la crisi scaricandola totalmente sui lavoratori>. I sindacati spiegano di aver <proposto l’utilizzo degli ammortizzatori per la prossima settimana, come disposto dal DPCM dell’11 marzo, utilizzando quindi la prossima settimana per confrontarsi con l’azienda>.
Fim e Fiom ribadiscono che <le iniziative di messa in sicurezza, sanificazione, riorganizzazione delle attività vanno fatte attraverso l’uso degli ammortizzatori come è previsto dal decreto> attraverso intese con in sindacati.

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