Cronaca 

Tragedia a Borzoli, neonata muore nel letto della madre

Si tratta probabilmente di un caso di sindrome da morte in culla

Non è servito l’intervento dei medici dell’automedica inviata dal 118 che hanno provato a rianimarla: per una bimba di pochi giorni (pare avesse meno di un mese) non c’è stato nulla da fare. La piccina stava dormendo con la madre e il fratellino più grande in un letto matrimoniale. Si tratta probabilmente di un caso di sindrome da morte in culla, ma sul caso indaga comunque la polizia, intervenuta con le volanti.

La sindrome della morte improvvisa del lattante nota anche come sindrome della morte improvvisa infantile o morte inaspettata del lattante oppure in terminologia comune “morte in culla” è un fenomeno che non trova ancora alcuna spiegazione presso la comunità scientifica.

Si manifesta provocando la morte improvvisa ed inaspettata di un lattante apparentemente sano: la morte resta inspiegata anche dopo l’effettuazione di esami post-mortem. La sindrome colpisce i bambini nel primo anno di vita ed è a tutt’oggi la prima causa di morte dei bambini nati sani.

In Italia ha avuto un’incidenza dello 0,5 per mille circa nel 2011 (23 bambini sotto i 5 anni, l’1,3% dei decessi totali nel periodo di riferimento).   È la causa più comune di morte tra un mese e un anno di età. Circa il 90% dei casi si verifica prima dei sei mesi di età, con il picco di casi tra i due mesi e i quattro mesi di età. Talvolta, se soccorsi prontamente, alcuni neonati, vittime apparenti di sindrome da morte in culla, possono essere rianimati. Purtroppo non è il caso della neonata di Borzoli.

[In copertina: foto d’archivio]

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